Di chi sono le responsabilità della disorganizzazione della Protezione civile in Sardegna? Un aiuto a dare una risposta viene dal sito ufficiale della Regione dove troviamo un documento che spiega prima di tutto chi è il capo: Ugo Cappellacci. Si legge, infatti, che “La Direzione generale della protezione civile, istituita con la legge regionale n. 3 del 7 agosto 2009, è alle dirette dipendenze del presidente della Regione”. Tra le sue funzioni, “vi è quella della “predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, sulla base degli indirizzi nazionali”.
Questa direzione generale è articolata in tre servizi: 1) Il Servizio pianificazione e gestione delle emergenze, 2) il Servizio affari generali, bilancio e supporti direzionali; 3) il Servizio di previsione e prevenzione rischi.
Quest’ultimo servizio si occupa di “previsione e prevenzione rischi si occupa di previsione dei rischi naturali ed antropici, di prevenzione dei rischi naturali ed antropici e della gestione del Centro funzionale decentrato. Cura l’emissione e la diramazione delle allerte e dei bollettini meteo e il monitoraggio degli eventi in corso con carattere di protezione civile. Gestisce il coordinamento e lo sviluppo della rete regionale di monitoraggio idro-meteo-pluviometrica in telecontrollo e provvede alla gestione e allo sviluppo del sistema integrato per le comunicazioni in emergenza”. Stiamo insomma parlando proprio del settore in prima linea nella prevenzione delle catastrofi. Attualmente, però, non ha un dirigente (il posto è vacante) e non ce l’hanno nemmeno i due settori nei quali il servizio è diviso.
Eppure, a leggere le loro funzioni, sono cruciali. Si chiamano “Settore sistemi di comunicazione e monitoraggio” e “Settore supporto al centro funzionale”. Quest’ultimo, in effetti, deve avere qualche difficoltà operativa visto che il “Centro funzionale” non è mai stato aperto.
Ma vediamo i compiti specifici. Il “Settore sistemi di comunicazione e monitoraggio”: “Sviluppo, gestione ordinaria e straordinaria della rete radio di protezione civile, compresa l’acquisizione delle autorizzazioni e concessioni presso il Ministero competente; sviluppo, gestione ordinaria e straordinaria della rete di monitoraggio idro-meteo-pluviometrica in telecontrollo anche in raccordo con altri soggetti coinvolti; monitoraggio degli eventi in caso di emergenza”.
Questi invece i compiti del “Settore supporto al Centro funzionale”: “Attività del centro funzionale, rapporti con i centri di competenza regionali e con il centro funzionale centrale del Dipartimento della Protezione Civile; elaborazione, diramazione e diffusione degli avvisi di allerta e dei bollettini meteo; aggiornamento banca dati del sistema di allerta nell’ambito del sistema informativo regionale di protezione civile;- elaborazione di procedure specifiche per la valutazione dei rischi”.
In definitiva, l’intera responsabilità della Protezione civile è, secondo il sito della Regione, nelle mani del Governatore. Sull’efficienza di questa gestione ognuno può farsi un’opinione sulla base dei fatti.