oscar cherchi

Caso Saremar-Brunelli, un suggerimento per l’assessore Cherchi

Adesso che tutte le opposizioni chiedono all”assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi di chiarire il suo ruolo nel caso ‘Saremar-Brunelli’ o di dimettersi, ci permettiamo di suggerirgli un modo per chiudere immediatamente la vicenda e uscirne, come si dice, ‘a testa alta’.
Ma prima, per rendere tutto chiaro, riassumiamo brevemente le puntate precedenti. Verso metà novembre il comandante Scarpati, capo della Saremar e dunque della “flotta sarda”, scrive all’assessorato all’Agricoltura una lettera ufficiale che suona così: cari amici, lo scorso gennaio ci siamo visti negli uffici dell’assessorato ai Trasporti. C’era anche un imprenditore romano, tale Brunelli, che ha un grosso traffico merci (latte di pecora) dalla Sardegna al Continente. Voi mi avete detto di fargli degli sconti speciali promettendomi in cambio sponsorizzazioni per 300mila euro. Bene, io gli sconti a Brunelli li ho fatti, ma non ho ancora visto un euro. Dunque, o mi date i fretta quei soldi, o li devo addebitare al vostro amico romano, e chi si è visto si è visto.

Immediata e indignata la risposta della direzione generale dell’Assessorato all’Agricoltura. Che suona così: “Comandante Scarpati, ma cosa sta dicendo? Qua gli incentivi si danno con criteri uguali per tutti. Quanto scrive ci offende. E di questo Brunelli non sappiamo assolutamente nulla”. Sì, incredibile. Ma vero. Bene, chiunque sia a dire il falso, il fatto certo è questo: che il comandante della Saremar afferma di aver praticato a un singolo imprenditore sconti per un ammontare complessivo di trecentomila euro. Denaro pubblico (perchè la Saremar è di proprietà della Regione sarda) buttato dalla finestra.

Come recuperarlo? Il modo è esattamente quello indicato dallo stesso comandante Scarpati nella lettera all”assessorato: chiederlo indietro a Brunelli. Ed è questo il suggerimento per l”assessore Oscar Cherchi: imponga alla giunta regionale, magari mettendo sul tavolo la minaccia delle dimissioni, di ordinare immediatamente alla Saremar di ingiungere all”imprenditore Brunelli di restituire la somma indebitamente percepita attraverso gli sconti dei quali ha illegittimamente beneficiato. Se non lo farà, a qualcuno verrà addirittura il dubbio che tema la parola dell”imprenditore romano. Il quale, secondo Scarpati, era presente a quella famosa riunione che si tenne negli uffici dell”assessorato ai Trasporti nel gennaio scorso. E forse ha qualcosa da raccontare.

Giovanni Maria Bellu

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