Consulenze e soldi pubblici. Con un clic Sardinia Post vi porta nel cuore della Regione

Quando due anni fa scoppiò il bubbone di Sardegna Promozione e si scoprì che la giunta Cappellacci usava il braccio operativo Mariano Mariani per pagare reality show, film sulla Vergine di Bonaria e perfino un torneo di calcetto dei vigili del fuoco, un ruolo fondamentale lo giocò la legge sulla trasparenza. Non che Mariani avesse sua sponte deciso di render conto ai cittadini di come venivano impiegati i loro soldi. Piuttosto, avendo notato che sul sito di Sardegna Promozione il concetto di trasparenza pareva bandito, qualcuno ai piani alti della Regione suggerì pacatamente all’allora commissario di provvedere in tutta fretta alla pubblicazione dei documenti. Poche settimane dopo, in viale Trieste piombarono le Fiamme gialle e la Procura di Cagliari aprì un’inchiesta.

Insomma, l’effetto trasparenza fu dirompente e rispetto a due anni fa la situazione è nettamente migliorata, anche se la consultazione dei documenti non è sempre agevole o spesso mancano indicazioni basilari come i rimandi ai documenti ufficiali: può succedere di trovare pubblicata l’assegnazione di un certo servizio a una determinata azienda, ma magari manca il contratto originale. Inoltre, in generale, per persone che non hanno particolare dimestichezza con le ricerche on line può essere complicato seguire l’intero percorso che poi conduce al documento.

Anche per questo abbiamo ritenuto utile fornire un accesso diretto a una serie di informazioni come – lo facciamo oggi –  la lista dei collaboratori esterni ingaggiati sia dalla Regione, sia da una delle sue società in house, la In.Sar. Questa società, per conto dell’amministrazione centrale, si occupa di iniziative in ambito lavorativo e, di recente, ha pubblicato una lunga lista di affidamenti a personale esterno. L’abbiamo recuperata e resa accessibile: ogni lettore potrà, con un semplice clic, scorrerla e farsi un’idea. E magari scoprire che è tutto ineccepibile.

Non sempre è stato così. Basti pensare alle consulenze che SardegnaIt, società in house che per conto della Regione si occupa di Ict (information and communication technology): l’esame delle sue consulenza rivelò che ne aveva affidato una, in via discrezionale, a uno studio cagliaritano. Era quello dell’allora presidente della Regione Ugo Cappellacci. Tutto in regola? Formalmente sì. Ma è giusto che a deciderlo siano i cittadini, ognuno a partire dalla propria idea di etica pubblica. L’alternative è ritenere che il confine tra il giusto e l’ingiusto coincide con quello tra il lecito e l’illecito. E affidare la vigilanza alla sola magistratura. Noi crediamo che sia nell’interesse di tutti sapere, e intervenire, prima.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

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