Voto del 4 marzo, alla Sardegna 25 seggi: ecco cosa prevedono i sondaggi

Si preannuncia un centrodestra assopigliatutto in Sardegna, benché il Movimento Cinque Stelle si candida a diventare il primo partito dell’Isola, stando ai sondaggi. A fare la differenza, a vantaggio di Forza Italia e alleati, è il fatto che la nuova legge elettorale premia le coalizioni, mentre M5s ‘gioca’ da solo. Indietro il Pd che, secondo quanto dice il segretario Matteo Renzi, “da qui al 4 marzo può solo crescere”, ma i dem sono terzi in tutte le rilevazioni demoscopiche sulle intenzioni di voto, anche laddove faranno cartello con altri partiti.

Alle prossime Politiche la Sardegna eleggerà venticinque parlamentari, uno in meno rispetto agli attuali: l’Isola perderà un seggio alla Camera, passando da diciotto a diciassette, mentre resta uguale il numero dei senatori, a quota otto. I posti verranno attribuiti, come noto, attraverso i collegi uninominali e quelli plurinominali: nel primo caso le sfide saranno dirette e vincerà chi avrà preso più voti (ne basterà anche solo uno di scarto). Sarà così per sei deputati e per tre futuri rappresentanti di Palazzo Madama. Nelle circoscrizioni plurinominali, dove i seggi si attribuiranno col sistema proporzionale anziché attraverso il maggioritario, l’Isola piazzerà undici rappresentanti a Montecitorio e cinque senatori. Si verrà eletti in base all’ordine di inserimento nella lista. Ecco perché essere capolista ha la sua importanza.

Attualmente il Pd conta il maggior numero di seggi, pari a dodici: se ai dem andrà bene, a questo giro l’ipotesi è che il partito arrivi a cinque. Nel peggiore dei casi gli eletti potrebbe essere tre. Il Movimento Cinque Stelle è oggi secondo per parlamentari uscenti: sono sei e i nuovi potrebbero diventare anche dieci. Il centrodestra, tra Forza Italia e Riformatori, ha chiuso questa legislatura con cinque seggi che potrebbero addirittura toccare quota undici. Sempre stando ai sondaggi, in Sardegna uno scranno dovrebbero conquistarlo alla Camera i Leu (Liberi e uguali).

Nei sei posti di Montecitorio da attribuire attraverso le sfide dirette dei collegi uninominali (qui la ripartizione territoriale), il centrodestra viene dato in testa a Nuoro-Ogliastra, nell’Oristanese-Medio Campidano e in Gallura; M5s sembra invece in vantaggio a Cagliari, nel Sulcis e a Sassari. Per i tre posti da assegnare a Palazzo Madama sempre con l’uninominale, il Movimento Cinque Stelle risulta primo partito a Cagliari-Sud Sardegna, mentre Forza Italia e alleati a Nuoro-Oristano e nel Nord Sardegna. In tutte queste circoscrizioni il centrosinistra è terzo, al momento.

Quanto ai collegi plurinominali della Camera, sei deputati saranno eletti al Centro-Sud (Cagliari, Sulcis, Medio Campidano e Oristano) e cinque al Centro-Nord (Nuoro, Ogliastra, Sassarese e Gallura). Nel primo caso centrodestra e M5s potrebbero prendere due seggi a testa, mentre centrosinistra e Leu uno per ciascuno. Nel dettaglio il centrodestra dovrebbe conquistare gli scranni con Forza Italia e Riformatori, mentre in quota centrosinistra in pole c’è il Pd. Nella circoscrizione Centro-Nord, i sondaggi attribuiscono ancora a centrodestra e a M5s due eletti a testa, mentre il quinto dovrebbe essere in quota Pd. Nel collegio unico del Senato, sempre col sistema plurinominale, si attribuiscono cinque scranni: la ripartizione probabile è ancora di due scranni per ciascuno a centrodestra e M5s, mentre il Pd dovrebbe prenderne uno.

Ovviamente l’intero ragionamento vale sulla carta, perché è dato dalle intenzioni di voto. C’è poi tutta una serie di variabili che inciderà nella pratica: a cominciare dal fatto che soprattutto nei collegi uninominali il consenso si sposterà a seconda dei nomi in corsa. Tali circoscrizioni, infatti, sono state pensate proprio per allentare il peso specifico del voto di opinione a vantaggio della capacità di attrazione di un singolo candidato. In questa logica lo stesso Movimento Cinque Stelle ha deciso di selezionare le proprie liste uninominali fuori dalle Parlamentarie, puntando su persone famose, come anticipato da Sardinia Post lo scorso 5 gennaio (ma ancora non sono emersi nomi).

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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