Via libera in Consiglio alla riforma di Area, arriva l’amministratore unico

Via libera alla riforma dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (Area) dal Consiglio regionale, che dopo due giorni di lavori serrati ha varato il testo di legge con 33 voti a favore da parte del centrosinistra e 16 contrari della minoranza che ha parlato più volte di “norme accentratrici”. Si chiude così il commissariamento avviato a fine 2014 con il percorso di riorganizzazione dell’Agenzia che prima era governata da un presidente e un consiglio di amministrazione e da oggi avrà un amministratore unico, coadiuvato da un direttore generale, un collegio dei sindaci e un Comitato regionale per l’edilizia sociale (Cres). Quest’ultimo organismo è composto dall’amministratore unico dal presidente del Consiglio delle Autonomie locali e da venti componenti eletti dal Consiglio regionale ín rappresentanza deelle otto circoscrizioni elettorali,che avranno diritto ad un rimborso spese.

Le risorse per l’edilizia abitativa agevolata arriveranno ad Area dai canoni di locazione degli alloggi di edilizia sociale e canoni di immobili in proprietà o affidati in gestione, dai compensi per spese tecniche e generali o per altre attività, compresi i servizi di ingegneria ed architettura, per opere delegate o di interesse regionale, da finanziamenti dell’Unione europea, dello Stato, della Regione e degli enti locali e proventi derivanti dall’eventuale alienazione del patrimonio immobiliare. All’inizio di ogni legislatura, entro un anno dal proprio insediamento, la Giunta regionale elabora la proposta preliminare di Documento di programmazione degli interventi (Dopies), che viene approvato ad inizio legislatura (entro sei mesi in questo caso a legislatura avviata) sulla base dei dati ed elementi cognitivi forniti dall’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa (Oreca) e delle proposte provenienti da Area.

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