Sono pronti ad una nuova mobilitazione gli operai dell’Alcoa di Portovesme, nel Sulcis, che lanciano un appello al Governo affinché “si sciolga al più presto il nodo della vertenza Alcoa e lo stabilimento venga salvato”. E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea dei lavoratori e sindacati, convocati oggi a Portovesme per valutare e fare il punto della situazione dopo il vertice della scorsa settimana tra sindacati e Regione Sardegna, ossia la cessione dello smelter del Sulcis (in corsa, dopo Klesch, ci sarebbe ora la Glencore) e le interlocuzioni in corso per la questione energetica, punto indispensabile per la risoluzione della vertenza. Nel corso dell’assemblea i lavoratori hanno rimarcato la necessità di trovare una soluzione urgente.
“C’è una forte preoccupazione tra i lavoratori – spiega Roberto Forresu segretario provinciale della Fiom – perché senza soluzioni centinaia di famiglie rischiano di ritrovarsi sulla strada”. Proprio per questo motivo sindacati e lavoratori hanno deciso di lanciare un nuovo messaggio al Governo. “Siamo pronti alla mobilitazione – prosegue Forresu – e attendiamo le risposte in tempi rapidi”. Ricordando il presidio che i lavoratori hanno allestito 139 giorni fa, Massimo Cara, delegato Rsu Cisl, spiega che “il fronte dei lavoratori è unito e attende adesso risposte da parte del Governo sullo stato della trattativa che riguarda la questione e la cessione dello stabilimento”. Per Daniela Piras, segretario provinciale Uil, “è necessario che il Governo si occupi dei lavoratori degli appalti, molti dei quali da quasi 10 mesi senza ammortizzatori sociali”.