Il candidato governatore M5s, Mario Puddu, all’attacco della Giunta sulla legge urbanistica che oggi approda in Aula. “Pur di tutelare gli interessi dei signori del cemento Pigliaru ed Erriu preferiscono mettere sotto i piedi la volontà dei sardi”, dice ricordando l’ultima critica forte del Consiglio delle Autonomie locali che arriva “dopo le proteste di urbanisti, intellettuali, associazioni e tanti cittadini”. L’idea di urbanistica del M5s è, invece, quella, spiega Puddu, di “coinvolgere i sardi nel governo del territorio e di trovare il giusto equilibrio tra la memoria della Sardegna e un futuro sostenibile e compatibile con la massima salvaguardia di un bene comune irripetibile”.
L’obiettivo è quello di “ridurre il consumo del suolo puntando su riqualificazione e recupero dell’esistente, inclusa la riconversione delle strutture militari e industriali dismesse nonché delle aree compromesse”. Per questo, attacca l’esponente cinquestelle, “non sono accettabili il tentativo di riprendere a costruire nella fascia dei 300 metri e la tendenza a favorire il consumo di suolo”. La visione del candidato grillino prevede, innanzitutto, la ripartenza dal Piano paesaggistico regionale, “da rafforzare, aggiornare ed estendere alle zone interne dell’Isola, così da superare gli squilibri con le zone costiere”. Altro punto: “Bisogna semplificare la normativa, elaborare un testo unico con poche regole chiare e certe”. Infine, il ddl Erriu “nulla dice riguardo all’abusivismo edilizio che contrastato anche attraverso la creazione di una struttura permanente di monitoraggio”.
