Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge in materia di autorizzazioni paesaggistiche. Il provvedimento, varato all’unanimità sia in commissione che in Aula, adegua l’ordinamento sardo alle disposizioni statali che semplificano la disciplina individuando sia gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, in particolare quelli di “lieve entità”, sia quelli sottoposti alla procedura semplificata. A quest’ultima sono assoggettate le istanze di rinnovo scadute da non più di un anno e relative ad interventi in tutto o in parte non eseguiti, a condizione che il progetto risulti conforme a quello autorizzato in precedenza e alle specifiche prescrizioni di tutela “eventualmente sopravvenute”. Secondo l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu “anche questo provvedimento si inserisce nell’ottica di una complessiva semplificazione a favore di cittadini e imprese. Inoltre ci consente di superare alcune criticità interpretative che rischierebbero di porre gli operatori della pubblica amministrazione di fronte a dubbi applicativi e ad eventuali, conseguenti sanzioni”.
Il relatore di maggioranza della legge, Antonio Solinas (Pd), ha spiegato che il testo “riguarda piccoli interventi edilizi come ad esempio le opere interne che non alterano la sagoma dell’edificio, i prospetti, le coperture e l’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre quelli ammessi alla procedura semplificata consistono in incrementi volumetrici non superiori a 10% o interventi di adeguamento alle misure antisismiche”. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si è dichiarato d’accordo con lo spirito del provvedimento osservando peraltro “che poteva anche non essere oggetto di legge regionale perché quella nazionale si poteva applicare direttamente, ma comunque è sempre meglio precisare per evitare di innescare interpretazioni difformi da parte degli uffici tecnici comunali. Positiva – ha aggiunto Pittalis – anche la semplificazione che cancella inutili lungaggini per interventi di piccola entità”.
