Tuvixeddu, la Regione versa il maxi indennizzo da 84 milioni

La tutela della necropoli punica di Tuvixeddu, a Cagliari, è costato alla Regione 83 milioni e 850mila euro. Pagati a luglio alla “Nuova iniziativa Coimpresa” del gruppo Cualbu.

La tutela della necropoli punica di Tuvixeddu, a Cagliari, è costato alla Regione 83 milioni e 850mila euro. Pagati alla “Nuova iniziativa Coimpresa” del gruppo Cualbu lo scorso 10 luglio. La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola. Si tratta di un maxi indennizzo deciso dal collegio arbitrale e determinato da una relazione tecnica dell’advisor Deloitte spa su cui anche la Procura di Cagliari aveva aperto un fascicolo.

Nel colle sarebbe dovuto sorgere un quartiere residenziale vicino al parco archeologico, grazie a un accordo di programma firmato da Comune e Coimpresa, con il via libera di Regione e Soprintendenza. Era il 2000, sindaco Mariano Delogu, presidente della Regione, Mario Floris. Nel 2006 la giunta Soru stabilì l’estensione dei vincoli al colle e alla necropoli punica, con il sequestro dei cantieri e lo stop a i lavori. Da lì una girandola di sentenze, ricorsi a Tar e Consiglio di Stato fino al pagamento.

Al momento non è stata accolta dalla Corte di appello di Roma la sospensiva di pagamento chiesta dalla Regione, in attesa del giudizio di merito (tra due anni). Soldi che potrebbero tornare indietro se la magistratura dovesse decidere il contrario, ma al momento sono usciti dalle casse. Dopo un pignoramento, arrivato a giugno, del 150 per cento dell’ammontare pari a 125 milioni di euro.  La somma iniziale era di 77 milioni di euro, diventati 84 per via degli interessi legali. In sostanza, il collegio arbitrale ha privilegiato gli interessi dell’impresa privata (colpita dai debiti e a rischio fallimento) rispetto all’ente pubblico. Così hanno deciso il presidente emerito della Corte costituzionale Franco Bilé, il professore di diritto provato, Nicolò Lipari e il magistrato in pensione, Gianni Olla. E non sono valse nemmeno la memoria difensiva depositata dall’ufficio legale della Regione sul potenziale utilizzo alternativo della cifra pari a “quasi il triplo di quanto destinato agli ammortizzatori sociali”. L’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, parla di “cifra sproporzionata” e per questo si dice fiducioso. L’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci, lancia strali contro Soru accusati di “danno erariale”. Intanto, a settembre ci sarà un assestamento di bilancio. La spesa rientra comunque nel Patto di stabilità.

 

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