La Sardegna è tra le 15 regioni italiane che hanno espresso parere favorevole al “decreto termovalorizzatori” del presidente del Consiglio, seppure condizionato a emendamenti e osservazioni. Tra queste proposte di modifica, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha partecipato alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ha sottolineato che “è stato accolto l’emendamento presentato dalla Sardegna a settembre e che aggancia alla revisione dei piani regionali dei rifiuti le scelte regionali sulle modalità di gestione dei rifiuti stessi. Il lavoro di questi mesi ha avuto un esito positivo – ha aggiunto – abbiamo fatto sentire la nostra voce in una materia assai delicata”.
La richiesta in sede tecnica e politica di collegare l’effettivo fabbisogno impiantistico alla revisione del Piano regionale sui rifiuti urbani è dovuta al mutamento del quadro storico rispetto al 2008, anno di adozione del Piano regionale rifiuti nell’Isola. “Un’importante crescita della raccolta differenziata – spiega l’esponente della Giunta Pigliaru – ha permesso alla Sardegna di raggiungere le regioni più avanzate e guadagnarsi l’ottavo posto nella graduatoria nazionale. Le politiche di gestione dei rifiuti vanno di conseguenza ridisegnate su questa nuova realtà – sottolinea – coerentemente con gli indirizzi comunitari che mettono in primo piano l’economia circolare dei rifiuti e in una posizione secondaria la termovalorizzazione”.
“La Regione – ricorda l’assessore – sta seguendo la politica europea diretta verso il riuso e il ricircolo con una scala di priorità che pone la termovalorizzazione in un gradino inferiore. Il Piano regionale dei rifiuti è in corso di revisione e solo dopo, con chiarezza di dati, potremo decidere l’effettivo fabbisogno impiantistico per l’Isola”.