Il super treno sardo: primo viaggio in autunno a 180 chilometri all’ora. Con wi-fi

L’annuncio dell’assessore ai Trasporti Massimo Deiana. Oggi una conferenza stampa dentro l’Atr insieme al presidente Pigliaru.

Tre o quattro vagoni da 225 a 300 posti, trazione diesel, wi-fi per i passeggeri, a 180 chilometri dio velocità. È pronto il nuovo treno veloce Atr 365 realizzato dalla società spagnola Caf per la Regione con una spesa complessiva di 78 milioni di euro: potrà coprire la tratta Cagliari-Sassari in poco più di due ore. In autunno il primo viaggio. A dare l’annuncio è l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana che è salito a bordo del nuovo mezzo fermo alla stazione di Cagliari insieme al presidente Francesco Pigliaru.

“È stato un po’ difficile capire a che punto eravamo sulla questione degli Atr – ha detto il governatore -, ma ci siamo mossi subito. Il grande risultato è che il treno ora è qui. Da oggi comincia il conto alla rovescia per aprire le porte agli utenti. Sappiamo che devono ancora essere fatto dei collaudi. Ma sappiamo anche che non vogliamo perdere un solo giorno”. Gli otto convogli, costruiti negli stabilimenti di Besain e di Saragozza, sono ultimati e devono essere sottoposti a ulteriori prove in Toscana e nella Repubblica Ceca. Presto ci saranno anche test nella rete ferroviaria isolana.

“Il treno veloce – ha spiegato Deiana – sarà omologato per raggiungere i 180 chilometri all’ora, abilitato al rango B. È dotato cioè di un particolare dispositivo tecnologico che lo rende adattabile al tracciato ferroviario della Sardegna”. Previsto un sistema di pendolamento che garantisce un elevato comfort. I passeggeri a mobilità ridotta hanno a disposizione un carrello elevatore e un servizio igienico dedicato. Tutti i comparti sono climatizzati. C’è anche lo spazio per le biciclette. I sedili sono inoltre ergonomici con braccioli e tavolino ribaltabile. In caso di necessità si può inoltrare una chiamata al macchinista attraverso un citofono. Il treno è dotato di un sistema di rilevamento ed estinzione incendi. Tutto studiato anche per ridurre al minimo le emissioni di carbonio, idrocarburi e ossidi di azoto. “Con velocità di questo tipo – ha detto Pigliaru – è possibile riconsiderare anche il sistema di collegamento con gli aeroporti: per gli spostamenti, insomma, non si dovrà più tenere conto soltanto dello scalo vicino a casa”.

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