Soru: “Da Cappellacci bugie sul piano paesaggistico, con lui Sardegna condannata al cemento”

Cappellacci è un politicante che mente, ne sono certo, in totale malafede. Le bugie sono la sua regola”. Così Renato Soru contrattacca dopo le accuse del suo successore Ugo Cappellacci sul Piano paesaggistico riportate oggi sul quotidiano Repubblica. Secondo l’ex governatore, il nuovo Piano cancellerà tutti i vincoli contenuti nel suo Ppr condannando l’Isola al cemento. “Il paesaggio, l’ambiente e la storia della Sardegna saranno definitivamente cancellati. E con essi ogni possibile opportunità di duraturo e sostenibile sviluppo economico”  Con le modifiche indicate da Cappellacci, ribadisce Soru, “il risultato è che il Ppr sarebbe totalmente cancellato: rivivono tutte le lottizzazioni, le Zone F, cioè quelle riferite all’ambito turistico-costiero, i campi da golf, si cementificano le campagne, si cancellano i centri storici e si invitano i Comuni ad andare avanti senza norme”.

L’ex presidente della Regione ribatte alle accuse punto su punto. “Non è vero – spiega – che è stato Cappellacci ad aver ampliato la fascia di tutela nei pressi dei fiumi. La sua proposta di modifica, infatti, contiene per la prima volta il tentativo esplicito, e pericolosissimo, di riferire le distanze alla linea di mezzeria, invece che dall’alveo del fiume, lasciando poi la discrezionalità del caso per caso di stabilire vincoli diversi”. Ma è tutto l’impianto del nuovo Piano che non convince Soru. “Si vogliono resuscitare tutte le lottizzazioni in zona F (turistiche-costiere), bloccate dal Ppr, per circa 10 milioni di metri cubi. Si punta a far rivivere le Zone F per attività turistiche per altri 5 milioni di metri cubi. Si prevedono circa 25 nuovi campi da golf, in realtà altre seconde case, per circa 3 milioni di metri cubi. Si vuole trasformare tutta la campagna della Sardegna in aree edificabili: basterà anche 1 solo ettaro e chiunque potrà costruirsi una casa. A cui si aggiungeranno logge, cortili e strade su cui correrà l’acqua, compromettendo la vocazione agricola e sicurezza dei territori“.

Si punta ad eliminare la tutela nei centri storici – prosegue l’ex Governatore – dei paesi che vengono giudicati non importanti, mantenendola soltanto nelle città più note, e ad eliminare le norme di salvaguardia esistenti fino all’approvazione dei Piani urbanistici comunali. Di fatto incentivando i Comuni a non adottarli”.
Quanto all’affondo di Cappellacci “cemento per sè, vincoli per gli altri”, l’ex governatore precisa: “Con il Ppr approvato nel 2006 dalla mia Giunta sono stati cancellati 130 mila metri cubi sulle mie proprietà. Ho ristrutturato la mia casa a Bonaria con le cubature esistenti, rinunciando alla metà dei metri cubi che avrei avuto a disposizione. A Villasimius ho ristrutturato una vecchia casa sul mare e il Ppr ha stoppato la possibilità di costruire 80 mila metri cubi. Altri 50 mila sono stati cancellati su un terreno di mia proprietà davanti al mare di Scivu”. E il campo di Tiscali a Sa Illetta? “E’ stato costruito su un terreno individuato espressamente dal Consorzio industriale di Cagliari e destinato a Polo telematico. Nessuna deroga, quindi”, chiarisce Soru.
Infine l’accusa di aver concesso deroghe per 2 milioni di metri cubi durante il suo mandato. “E’ falso – replica – Cappellacci si riferisce alle cosiddette intese di programma Regione-Province-Comuni che sono la modalità di attuazione del Ppr e non una deroga. Quanto all’entità, lo stesso capo di gabinetto dell’assessorato all’Urbanistica ha parlato in questi giorni di alcune decine di migliaia di metri cubi, non precisando peraltro se in questa o nella passata legislatura”.

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