Società partecipate, la Regione cede quote di Sardaleasing e Banca Arborea

La Regione cede le proprie quote azionarie detenute in Sardaleasing attraverso la Sfirs. Così risulta dal piano di riordino delle partecipate, presentato dal governatore Francesco Pigliaru la scorsa settimana e col quale entro la fine del 2018 si arriverà a un taglio di 73 società su 91. Tra le alienazioni previste sempre in campo finanziario c’è anche il pacchetto azionario nella Banca di credito cooperativo di Arborea per il tramite di Laore, l’agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura. Stesso schema per altre ventiquattro partecipate. Con questo riassetto la Giunta cede le quote considerate “non indispensabili” in modo da liberare risorse da reinvestire: il risparmio quantificato è di 9,5 milioni, quando il piano di riordino entrerà a regime tra quattordici mesi e si dovrebbero concludere pure le 42 procedure di liquidazione avviate su altrettante società (qui l’elenco).

In Sardaleasing, la finanziaria del Banco di Sardegna capeggiata dalla Bper dopo che l’istituto di credito emiliano ha acquisito la maggioranza di quello isolano, la Sfirs detiene l’1,63 per cento. La cessione va ancora ratificata formalmente e solo allora si conosceranno le modalità con cui l’azionariato passerà di mano. Stesso discorso per la Banca di Arborea.

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Sempre attraverso la Sfirs, la Regione e l’assessorato alla Programmazione controllano anche queste nove partecipazioni azionarie che verranno ugualmente cedute entro il 2018: Im innovative materials srl (sede a Sestu); Consorzio Prokemia (settore biomedico); Marina Villasimius srl (gestione porto turistico); Marine Oristanesi srl (Torregrande); Sarda Factoring spa (crediti commerciali); Logistica mediterranea spa (conosciuta anche come Tirso Trasporti, sede a Elmas); Agricola mediterranea spa (settore vivaistico, sede a Uta)); Ondulor srl (imballaggi, sede a Oristano); Parco Genos scarl (Parco genetico dell’Ogliastra, sede a Perdasdefogu).

Tre pacchetti societari verranno alienati per il tramite dell’assessorato all’Industria. Sono il Consorzio Ausi (l’università di Cagliari decentrata nel Sulcis) più la Crystal research corporation srl e la Sarda basalti srl, entrambe del settore minerario e infatti risultano controllate a loro volta dalla Progemisa in liquidazione.

L’Agris, l’agenzia regionale per la ricerca in agricoltura, non sarà più azionista in sette partecipate: Società cooperativa Arborea; Cantina sociale Dorgali; L’Armentizia Modena; Allevatori di MoresLacesa; Società ippica Cagliari srl; Società ippica sassarese srl;

Infine per il tramite di Sardegna Ricerche la Regione aliena le proprie quote nel Gal Logudoro Goceano (Gruppo di azione locale), nel Cdcr Ict scarl (distretto tecnologico) e nella Tnc srl.

Queste le diciotto società regionali che vengono mantenute. Sui trasporti, Arst e la collegata Centralabs (Centro competenza) più Sogeal (aeroporto Alghero), Sogaer (scalo di Cagliari) e Geasar (società di gestione a Olbia). In capo alla Programmazione le spa Sfirs (la finanziaria della Regione) e Sotacarbo (Sviluppo tecnologhie da combustibili fossili). Ai Lavori pubblici Abbanoa, all’assessorato al Lavoro l’Insar (politiche attive per l’occupazione). Agli Affari generali Janna scrl (cavi di fibra ottica) e Sardegna.it (supporto allo sviluppo del sistema informativo). All’Industria la Carbosulcis (socio unico della miniera di Monte Sinni) e Igea (bonifiche siti minerari). All’assessorato all’Agricoltura, sempre attraverso l’Agris, il Ccba (Centro di conservazione biodiversità animale). Con Sardegna Ricerche, Porto Conte srl (ricerca e sviluppo nelle tecnologie alimentari e biotecnologie applicate), Pula Servizi srl (organizzazione e gestione in materia ambientale) e il Centro di ricerca Crs4 con la collegata Dass scarl (Distretto aerospaziale della Sardegna).

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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