Da Pigliaru e dal Consiglio regionale solidarietà alle istituzioni catalane

Il pungo di ferro utilizzato da Madrid contro Barcellona per avere promosso il referendum per l’autodeterminazione del primo ottobre non è piaciuto al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al sindaco di Alghero Mario Bruno, che manifestano solidarietà alle istituzioni catalane, mentre il Consiglio regionale ha approvato  all’unanimità un ordine del giorno unitario per esprimere la solidarietà al popolo catalano. Nella giornata di ieri la Guardia Civil ha, infatti, arrestato 14 persone, tra alti funzionari ed esponenti del governo di Carles Puidgemont, e sequestrato le notifiche di convocazione ai seggi referendari e milioni di schede elettorali.

L’Assemblea ha espresso “ferma condanna su ogni azione di forza tesa a condizionare gli esiti della consultazione per l’indipendenza della Catalogna”. In realtà gli ordini del giorno presentati erano tre, ma il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha chiesto ai proponenti una stesura unitaria, poi votata dall’Assemblea. Con due eccezioni: Paolo Truzzu (Fdi) e Gennaro Fuoco (Psd’Az La base) che non hanno votato. Sul travaglio del popolo catalano è intervenuto a inizio seduta il consigliere Psd’Az Christian Solinas che ha proposto all’Aula di prendere le distanze da un “processo di inasprimento del confronto istituzionale che impedisce un voto democratico. La Sardegna ha conosciuto vicende analoghe e non può che essere vicina ai fratelli catalani”.

“Le notizie che arrivano sono preoccupanti, si respira un clima di messa in pericolo delle libertà democratiche”Agire con la forza, negare il diritto dei cittadini di esprimere le proprie opinioni politiche e di proporre riforme sull’autodeterminazione – dice Francesco Pigliaru -, è sempre una lesione grave dei valori e dei princìpi su cui si fondano le democrazie moderne. Per questo abbiamo espresso direttamente il nostro sostegno alla Generalitat e per questo la Sardegna è vicina al popolo catalano e alle sue istituzioni”, si legge in un comunicato del presidente della Regione.

“Credo in un’Europa di popoli liberi e pacifici, uniti e distinti. Per questo sono solidale con il popolo catalano. Il processo in atto mi sembra irreversibile perché si sente che c’è un popolo che vuole autodeterminarsi. Pacificamente”, afferma invece il sindaco di Alghero Bruno. E aggiunge: “C’è la storia che parla ed è una storia totalmente diversa da altre piccole cronache a noi vicine. L’ho visto chiaro in Catalogna. Il referendum è il modo per esprimerlo. Un diritto che non si può negare”.

Contro le perquisizioni e gli arresti, sono scese in piazza a Barcellona decine di migliaia di manifestanti. Anche per la giornata di oggi si prevedono manifestazioni e cortei spontanei a sostegno del referendum.

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