Scanu (Pd): “Chiudere Frasca e Teulada senza perdere i posti di lavoro”

“Entro giugno chiederemo a governo e parlamento di chiudere i poligoni di Capo Frasca e Teulada. E di riconvertire Quirra in un centro per l’industria aerospaziale”. La notizia la dà il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito Gian Piero Scanu (Pd) nell’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna. “Occorre fare in fretta ed evitare di presentare proposte alla fine della legislatura, perché si corre il rischio di sterilizzare il lavoro fatto”, spiega Scanu, che aggiunge: “Non dovrà comunque essere sacrificato un solo posto di lavoro”.

Insomma, la commissione insediatasi a fine gennaio riparte dalle conclusioni del precedente gruppo di lavoro parlamentare sull’uranio impoverito, che già nel maggio del 2012 aveva formulato le stesse richieste di oggi. Alla luce di un criterio che va sotto il nome di “riequilibrio”: come noto, infatti, la Sardegna ospita il 65% delle basi e delle servitù militari presenti sul territorio italiani. Sembra dunque esserci un’intesa di vedute tra la Regione, che ha di recente chiesto la rimodulazione della presenza militare nell’Isola e Gian Piero Scanu.

Le novità non riguardano solo i poligoni. La Commissione parlamentare interverrà anche sul fronte delle cause di servizio presentate dai tanti militari che hanno contratto patologie ricollegabili all’esposizione a sostanze tossiche e inquinanti. Il punto è che, allo stato attuale, le richieste di risarcimento del personale militare vengono valutate da un organismo interno al Ministero della Difesa. Il rischio, insomma, è che le cause vengano respinte a causa della subalternità dell’organismo di verifica nei confronti della Difesa. Ecco perché la Commissione chiederà l’istituzione di un ente super partes, come avviene in qualsiasi altro ambito lavorativo.

I lavori della Commissione proseguiranno nei prossimi giorni con l’audizione del Segretario generale della Difesa Carlo Magrassi. Quella sarà l’occasione per capire come i militari abbiano accolto le richieste della Commissione.

 

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