Sblocca Italia, la Sardegna guida la rivolta delle Regioni contro le trivelle

Tutte le osservazioni e gli emendamenti che l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano aveva già proposto sulle materie di rilevanza ambientale chiedendo l’abrogazione dell’intero art. 35 – relativo alla creazione della rete degli impianti di recupero di energia – e dell’art. 38 – riguardante le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi – sono state recepite dalla Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni, che si è tenuta oggi a Roma per fare il punto sul cosiddetto “Sblocca Italia”.

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In particolare sul tema delle trivellazioni, il governo intende sottrarre alle regioni il diritto di decisione autonoma. Nel corso della Conferenza, l’assessore ha affermato che la Regione Sardegna è interessata a partecipare al Gruppo di Lavoro per la definizione dei costi standard dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale; mentre rispetto al documento sulla “Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici”, nell’evidenziare la rilevanza dell’argomento per le ricadute che gli eventi climatici determinano sull’intero territorio nazionale, Spano ha chiesto che sul documento venisse fatto un approfondimento in sede politica e che pertanto si rimandasse la discussione dell’argomento a una seduta successiva per dar modo alle regioni di esaminarlo attentamente, anche in vista dell’adozione di decisioni politiche adeguate in termini di adattamento e di mitigazione del rischio per il territorio italiano. In apertura dei lavori – spiega una nota della Regione – la Conferenza ha espresso il proprio parere sulla nuova proposta di legge di stabilità 2015, che il Governo sta predisponendo e rispetto alla quale tutte le regioni hanno assunto unanimemente una posizione critica per le pesanti ripercussioni che l’ulteriore taglio di risorse in essa previsto comporterebbe sui già ridotti bilanci regionali. (ANSA).

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