Riprendono mercoledì i lavori del Consiglio regionale dopo la pausa estiva. E si comincia con una riforma chiave, quella della sanità, che pure aveva divisi il centrosinistra tra luglio e agosto. In ballo c’è la riorganizzazione delle Asl con l’istituzione dell’Areu, l’Azienda regionale per il pronto soccorso che è stato il pomo della discordia, fino a far litigare in Giunta il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Luigi Arru. Acqua passata, tuttavia: prima delle ferie di Ferragosto è stata trovato l’accordo. L’Areu, come nella riforma presentata dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e in discussione nella commissione Sanità presieduta dal socialista Raimondo Perra, è stato deciso di procedere con l’Areu, stando però attenti alla razionalizzazione della spesa, che è il primo obiettivo da perseguire, visto che l’assistenza medica e ospedaliera, totalmente a carico dei contribuenti sardi, costa il 50 per cento del bilancio regionale, ovvero oltre 3 miliardi.
La discussione in commissione Sanità è stata sospesa proprio perché in maggioranza non era stato trovato l’accordo sull’Areu, ma anche per via degli oltre 200 emendamenti proposti dai Riformatori che avevano proposto di bloccare il riordino in cambio delle dimissioni volontarie dei manager delle Asl nominati dal centrodestra. Ma adesso pare che in maggioranza i problemi siano definitivamente risolti. Di certo, la mancata intesa ha fatto slittare l’approvazione della stessa riforma che inizialmente era prevista per il 7 agosto. Ciò vuol dire anche che proprio i commissariamenti sono più vicini e in questo giro tocca al centrosinistra scegliere i professionisti che guideranno le Asl isolane.
Sempre in tema di Sanità andrà anche discusso il riordino dell’Istituto zooprofilattico, ente chiave viste le emergenze della Lingua blu e della peste suina. Tra giovedì e venerdì, infine, potrebbe essere convocata la conferenza dei capigruppo, ma prima il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau sentirà i presidenti delle sei commissioni permanenti per definire la programmazione dei lavori. Solo dopo si potrà decidere quando convocare l’Aula.
