Roma scioglie le riserve: il 23 luglio il Pd sardo può votare il nuovo segretario

La commissione nazionale di garanzia ha dato ragione alla maggioranza interna del Pd sardo: lunedì 23 luglio può essere eletto il nuovo segretario regionale. Il verdetto è arrivato da Roma in mattina e mette fine alla lunga diatriba cominciata con la rissa sfiorata due settimane fa, quando la corrente guidata da Renato Soru si oppose all’apertura delle urne sfidando, verbalmente e fisicamente, i popolari-riformisti di Cabras-Fadda e il gruppo Cucca formato dagli ex Ds e dai renziani nella prima ora. Tra urla e spintoni si scontrarono lo stesso Soru con l’ex senatore Silvio Lai e l’ex deputato Siro Marrocu.

L’organismo del Nazareno aveva il compito di decidere se fosse valida, o meno, la convocazione del 23 luglio, fatta dalle due correnti della maggioranza dem dopo che i soriani avevano abbandonato i lavori di Abbasanta, compresa la presidente Lalla Pulga, la quale aveva addirittura sciolto l’assemblea sostenendo che si dovesse aprire la fase congressuale perché passati trenta giorni dalle dimissioni dell’ex segretario Giuseppe Luigi Cucca senza che si fosse proceduto all’elezione di un sostituto.

Spetterà comunque alla stessa Pulga formalizzare la riunione del 23, dando così corso a quanto messo nero su bianco dalla commissione di garanzia che nella comunicazione spedita al Pd sardo ha annunciato “la legittimità della richiesta di convocazione avanzata da cinquantatré componenti, ai sensi dello statuto regionale del regolamento dell’assemblea stessa”.

Ciò significa che lunedì prossimo il Pd isolano dovrebbe avere il nuovo segretario: e l’unico candidato in corsa resta l’ex deputato Emanuele Cani (nella foto di copertina), 50 anni, geometra di Carbonia, indicato dai popolari-riformisti. Spetterà a lui gestire tutta la fase politica che dove accompagnare il Pd verso le Regionali del 2019.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: ‘Il trono di spade’ in salsa Pd: l’ironia sulla rissa sfiorata ad Abbasanta

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