Un Comune su tre non ha il piano antincendi

Sono 127 i Comuni sardi che non hanno alcun piano di emergenza: né sul rischio idrogeologico né contro gli incendi. I dati sono della Regione.

È la lista dei Comuni che non hanno nemmeno un piano di emergenza: né per il rischio idrogeologico né contro gli incendi. L’assessorato regionale all’Ambiente ne ha censiti 127 (su 377 totali, cioè il 33,68 per cento), sebbene dall’amministrazione di Golfo Aranci, che figura nell’elenco, il sindaco-consigliere regionale si chiama subito fuori. “Noi – dice Giuseppe Fasolino – almeno contro i roghi siamo in regola”.

Fatto sta che i dati sono finiti online sul sito www.sardegnaambiente.it (qui il report completo) ed ecco anche Sarroch e Porto Torres. Eppure lì, il petrolchimico dei Moratti da una parte e il polo industriale dall’altra sono di per sé due condizioni di emergenza che necessiterebbero precisi piani di evacuazione e assistenza, nel caso di calamità naturali. Ma, stando ai dati dell’assessorato regionale all’Ambiente, c’è il vuoto normativo.

Nessuna delle 127 amministrazioni inadempienti appartiene al Medio Campidano. Tutte le altre province contano invece almeno un gruppetto di Comuni che non si sono messi in regola con la legge 100 del 2012. Questi i dettagli, cominciando dal Cagliaritano che è in lista con 21 amministrazioni (su 71). Ovvero: Castiadas, Decimoputzu, Esterzili, Gergei, Gesico, Guasila, Mandas, Muravera, Nurri, Orroli, Ortacesus, Pimentel, Quartucciu, Sadali, San Basilio, San Sperate, Sarroch, Senorbì, Sestu, Silius e Villasor.

Nel Sulcis i centri da maglia nera sono 11 (su 23): Sulcis: Buggerru, Domusnovas, Giba, Gonnesa, Iglesias, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias, Villamassargia.

Per il Nuorese spunta un elenco da 26 (su 52): Belvì, Bolotana, Bortigali, Desulo, Dualchi, Fonni, Gadoni, Gavoi, Loculi, Lodine, Mamoiada, Noragugume, Oliena, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orgosolo, Ortueri, Orune, Osidda, Ottana, Ovodda, Sarule, Sindia, Sorgono e Teti.

In Ogliastra sono 9 (su 23) i Comuni che non hanno approvato alcun piano di protezione civile: Arzana, Bari Sardo, Cardedu, Loceri, Osini, Seui, Talana, Tertenia, Ussassai.

In Gallura la lista è da 6 (su 26): Arzachena, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Telti.

L’Oristanese ha il maggior numero di enti locali fuori legge, 44 su 88: Aidomaggiore, Albagiara, Ales, Allai, Arborea, Asuni, Baradili, Baratili San Pietro, Baressa, Bauladu, Bidonì, Bonarcado, Cabras, Flussio, Fordongianus, Gonnoscodina, Gonnosnò, Modolo, Mogorella, Montresta, Morgongiori, Narbolia, Nurachi, Paulilatino, Pompu, Riola Sardo, Sagama, Samugheo, San Vero Milis, Santu Lussurgiu, Seneghe, Sennariolo, Siamaggiore, Soddì, Solarussa, Tadasuni, Tinnura, Tresnuraghes, Ula Tirso, Uras, Villa Sant’Antonio, Villanova Truschedu, Zeddiani, Zerfaliu.

Nel Sassarese i Comuni inadempienti sono 10 (su 66): Bessude, Bonorva, Bulzi, Giave, Mara, Nulvi, Osilo, Porto Torres, Sorso, Stintino,

A scorrere i numeri di Sardegnaambiente si rileva un ultimo dato: le amministrazioni isolane sembrano sentire di più l’emergenza degli incendi. Infatti: i Comuni che hanno approvato un piano anti-roghi sono 244 su 37 (64,72 per cento), sebbene 16 centri abbiano giusto elaborato il programma minimo di intervento, chiamato “piano speditivo” come nel caso del rischio idrogeologico.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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