“Sia annullata o quantomeno sospesa la delibera con la quale la Giunta ha approvato il piano di dimensionamento scolastico perché sono troppi i tagli previsti”. Lo riaprono i Riformatori il dibattito sulla riorganizzazione dell’istruzione per il 2015-2016, attraverso una mozione firmata dai consiglieri Attilio Dedoni (capogruppo), Michele Cossa e Luigi Crisponi.
C’è solo un punto di contatto che unisce i liberal democratici al provvedimento varato dall’Esecutivo lo scorso 6 febbraio, e vale la premessa. “Anche noi – spiega Dedoni in una conferenza stampa – crediamo che le pluriclassi vadano cancellate, perché sono un modello non adatto. Ciò che contestiamo del piano è invece l’impostazione: gli accorpamenti e le soppressioni decisi, circa ottanta, si concentrano soprattutto nei Comuni più piccoli, il cui calo demografico sta determinando la desertificazione delle zone interne, un fenomeno che solo col mantenimento dei presidi scolastici può essere arginato”.
Per i Riformatori la Giunta deve quindi “prevedere un programma di investimenti che riveda accorpamenti e soppressioni tenendo conto dell’orografia dei territori, ma anche le condizioni della rete viaria, la disponibilità dei mezzi di trasporto e la qualità degli edifici”, si legge nella mozione. I liberal democratici chiedono un “percorso condiviso con Comuni, studenti e famiglie, necessario in una Regione dove la dispersione scolastica è al 25,8 per cento, contro una media nazionale del 17,6 e quella europea al 12,8″.
Cossa parla di dimensionamento che “trascura totalmente la valorizzazione del capitale umano, invece necessario quando i giovani scappano. Non solo dalle aree interne, ma dall’intera Isola”. Crisponi punta il dito “sulla necessità di invertire la rotta rispetto a un’istruzione mortificata”.
Sul fronte dell’occupazione, “col il piano di dimensionamento scolastico la Giunta ha semplicemente fatto un favore a Renzi, aiutando lo Stato a risparmiare qualche soldo, ma ciò avverrà a danno dei lavoratori. Soppressioni e accorpamenti significano prima di tutto perdita di buste paga sia tra il personale docente che quello amministrativo, ma anche l’organico dei collaboratori scolastici verrà ridotto. Una situazione, questa, che implicherà minore possibilità di collazione negli istituti isolani anche per i precari e i docenti non di ruolo”
I liberal democratici del Consiglio regionale mettono poi in relazione il Piano con la Finanziaria 2015 che l’Aula voterà definitivamente in queste ore. “La manovra – dicono i tre consiglieri – prevede piccole e grandi regalie sotto forma di autorizzazioni di spesa. Di fatto contributi a pioggia che potevano essere destinati all’istruzione e al potenziamento del trasporto, anziché divisi in decine di voci immotivate e palesemente clientelari inserite nella manovra 2015″.
Infine una bacchettata alla Giunta. “Il disegno di legge del 9 dicembre, così come lo ha approvato la squadra di governo, prevedeva tagli per 13.500.000 euro, divisi tra formazione universitaria (8.700.000), scuola dell’infanzia (3.000.000) ed enti per il diritto allo studio (2.000.000). Solo grazie al lavoro fatto in commissione consiliare il testo normativo è stato modificato con un incremento complessivo di risorse pari a 26 milioni).
Al. Car.
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