Riforma sanità, verso la riduzione dei posti letto e del numero degli ospedali

Primo passo verso la riorganizzazione della rete ospedaliera in Sardegna. L’assessore della Sanità, Luigi Arru, è stato sentito in audizione dalla competente commissione del Consiglio regionale per la prima valutazione sul provvedimento che ha suscitato le proteste dei territori, in particolare a Lanusei, Sorgono e Isili. Oggi gli ultimi a manifestare sotto il palazzo di via Roma sono stati i sindaci del Mandrolisai. “Abbiamo scattato la fotografia dello stato attuale, analizzando anche le tipologie dei ricoveri – ha spiegato Arru al termine della seduta – attualmente nell’Isola ci sono 5.901 posti letto dei quali 5.527 per acuti e 374 post acuti, con un’incidenza pari al 3,55 per abitante mentre dobbiamo scendere a 3. Nella riorganizzazione – ha chiarito l’assessore – è prevista una riduzione a 5.790 posti letto, di cui 4.799 per acuti e 991 per post acuti”.

E’ prevista anche una riduzione degli ospedali intesi come strutture di ricovero: oggi sono 39 e si dovrà arrivare a 11, con più stabilimenti periferici all’interno delle otto aree omogenee che serviranno da base per la Asl unica, come da progetto della Giunta. Secondo il presidente della commissione Raimondo Perra (Psi), “oggi è iniziato il percorso di un provvedimento importante, complesso a articolato: uno dei più importanti pilastri della riforma sanitaria che il Consiglio ha approvato a novembre scorso. E’ dunque cominciato un iter che porterà ad avere un nuovo assetto dei posti letto e degli ospedali perchè possano rendere prestazioni più efficienti ed efficaci attraverso un uso più appropriato delle stesse strutture”. La seduta della commissione è stata preceduta da una lunga riunione della maggioranza a cui seguiranno singoli incontri dei gruppi consiliari. E subito si registra una frizione con Sel che si mette di traverso sull’ipotesi della Asl unica. “Pur apprezzando gli sforzi dell’assessorato alla Sanità – spiega il segretario Luca Pizzuto – si richiede una urgente soluzione all’annoso problema dei dipendenti della Asl di Carbonia: non agevoleremo e non sosterremo il percorso della Asl unica fino a che non verrà ristabilito ordine attraverso l’applicazione della norma approvata dal Consiglio regionale”. Le audizioni in commissioni riprenderanno martedì 12 con i commissari delle Asl, aziende miste e ospedaliera Brotzu. Poi sarà la volta dei presidenti delle Conferenze territoriali socio sanitari, del Consiglio delle Autonomie locali, dell’Anci, dei sindacati e della sanità privata. I rappresentanti dei medici saranno invece sentiti giovedì 14, mentre alcune audizioni con i sindaci, convocati per il 19, slitteranno a causa dei lavori dell’Aula fissati per lo stesso giorno.

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