Rifiuti, tra 3 anni discariche al collasso. Giunta punta anche su Tossilo

Avanti con la raccolta differenziata per superare l’obiettivo del 65% che si sarebbe dovuto raggiungere nel 2012, con il riciclo e recupero, ma anche con il “revamping” del termovalorizzatore di Tossilo, nella zona industriale di Macomer. Fra tre anni le discariche sarde saranno al collasso: c’è spazio solo per 870 mila tonnellate di rifiuti, ma nell’Isola il conferimento annuo in discarica arriva a quota 256 mila tonnellate. Per questo sarà necessario non solo aumentare la quota di differenziata, ma anche probabilmente ammodernare anche il termovalorizzatore del Consorzio industriale provinciale di Cagliari (Cacip), dopo quello di Tossilo. Oggi, durante la discussione in Aula sulla mozione relativa a Tossilo, la maggioranza di centrosinistra, che ieri ha discusso animatamente il tema, cercherà di fare una sintesi sui dati, illustrati dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, e sulle azioni da intraprendere, probabilmente presentando un ordine del giorno a conclusione del dibattito. Nel vertice di maggioranza di oggi l’assessore Spano ha ricordato che la Sardegna “è virtuosa” per la differenziata e si piazza all’ottavo posto tra le regioni con il più alto indice di raccolta, quasi il 51%, con 372,6 mila tonnellate contro le 360 mila (49,1%) che invece non vengono differenziate. Di queste ultime 35 mila vanno direttamente in discarica, 190 mila vengono trattate e di queste 170 vanno in scarica, mentre 133 mila vengono conferite ai termovalorizzatori del Cacip e Tossilo. “Stiamo lavorando all’aggiornamento del piano regionale dei rifiuti che abbiamo inserito anche nel programma regionale di sviluppo – ha detto l’assessore all’ANSA al termine del vertice – e vogliamo portare avanti due azioni fondamentali: l’aggiornamento dei dati e un disegno di legge di riordino della gestione dei rifiuti che contempli la tariffa unica e l’autorità d’ambito”.

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