Laureato, con conoscenze informatiche e competenze per il lavoro di gruppo, impiegato a tempo indeterminato da oltre 25 anni e interessato a cambiare tipo di lavoro all’interno dei servizi dell’amministrazione regionale. E’ l’identikit del dipendente regionale tipo che scaturisce dal questionario per la raccolta delle principali informazioni relative a istruzione e formazione, incarichi ricoperti e sviluppo delle competenze, compilato da oltre il 90% del personale della Regione. I risultati sono stati illustrati dall’assessore Gianmario Demuro alla Fiera DI Cagliari, durante l’incontro “I Civil Servants del XXI secolo-Comunicare con la P.A.”,organizzato dalla Direzione per la Comunicazione della Regione. Dal lavoro emerge che il 50% del personale è in possesso di un diploma di licenza media superiore, il 34% di un titolo di laurea, il 16% ha conseguito il diploma di licenza media inferiore. L’1,7% dei dipendenti è in possesso di una seconda laurea.
La laurea più diffusa è quella in Giurisprudenza (poco più di 300 laureati). A seguire, nell’ordine, Economia e Commercio, Ingegneria civile e ambientale e Scienze Politiche. Il 96% del personale ha un contratto a tempo indeterminato. Il 30% lavora nel Sistema Regione da 25 a 30 anni, il 5% è entrato nell’amministrazione negli ultimi 5 anni. Il 4% lavora negli uffici regionali da 30 a 35 anni. Il 35% dei dipendenti ha inoltre maturato esperienze lavorative nel settore privato. Il 46% del personale è interessato a cambiare struttura per valorizzare le competenze acquisite (38%), desiderio di crescita professionale (29%), voglia di cambiamento (22%) e per aspettative di carriera (11%). “È la prima volta che, nell’ambito della Regione – spiega Demuro – viene realizzato un lavoro così ampio e articolato che rispecchia esperienze formative, percorsi lavorativi e motivazioni Dalla mappatura nascerà la banca dati con tutte le informazioni in grado di supportare le future scelte sull’organizzazione dell’intero sistema e sulla mobilità del personale. Il lavoro che presentiamo è anche il punto di partenza della riforma dell’apparato amministrativo uno degli obiettivi strategici dell’esecutivo nel corso di questa legislatura”, conclude l’assessore.