Regionali, la legge Severino complica la candidatura di Mario Puddu (M5s)

Mario Puddu, il candidato governatore di M5s alle Regionali del 2019, potrà partecipare alle elezioni anche nel caso in cui venisse condannato per abuso d’ufficio nel processo in cui è imputato davanti al gup di Cagliari, Roberto Cao, e per il quale il pm, Marco Cocco, ha chiesto la condanna a un anno (la sentenza è attesa per il prossimo 18 ottobre). La candidabilità di Puddu è scritta nella Severino, la legge 190 approvata nel 2012 dal Parlamento per “prevenire e reprimere la corruzione nella politica e nella pubblica amministrazione”. Tuttavia per l’effetto retroattivo che ha la norma stessa, Puddu, se ritenuto colpevole e qualora vincesse le elezioni, verrebbe immediatamente sospeso per diciotto mesi dall’incarico di governatore. Non solo: rischierebbe di dover star fuori dalla politica per altri dodici mesi qualora la Corte d’appello confermasse una sua eventuale condanna.

Vista la complessità del quadro normativo, Sardinia Post ha deciso di approfondire gli scenari possibili della legge Severino sentendo l’avvocato amministrativista Massimiliano Marcialis, in modo da analizzare ogni sfumatura giuridica su un caso, quello di Puddu, che continua a interessare l’opinione pubblica: l’aspirante governatore della Sardegna è infatti diventato il primo esponente di M5s che parteciperà a una competizione elettorale pur essendo sotto processo, condizione vietata espressamente dal regolamento interno ai Cinque Stelle.

A rendere possibile la corsa di Puddu – primo con 981 voti alle Regionarie M5s di luglio – è l’articolo 7 della legge anticorruzione. “Per l’abuso d’ufficio, previsto all’articolo 323 del Codice penale – continua Marcialis – la Severino prevede l’incandidabilità solo in caso di condanna definitiva”. Puddu, invece, è ancora al primo grado di giudizio. Quindi una sua eventuale condanna non rientra nell’articolo 7 (comma C).

Per il candidato M5s, in caso di vittoria elettorale, i problemi si porrebbero nella fase immediatamente successiva alla chiusura delle urne. “Come noto – prosegue l’avvocato del Foro di Cagliari – la Severino ha effetto retroattivo. Nel caso di specie, una condanna per abuso d’ufficio, anche solo in primo grado, comporterebbe per un neoeletto la sospensione per diciotto mesi dalla carica conseguita, come disciplinato dall’articolo 8 della stessa legge 190”. Non è tutto: qualora la condanna di Puddu venisse confermata in appello, per l’esponente M5s scatterebbero “ulteriori dodici mesi di sospensione”. In pratica, in caso di elezione di Puddu e di una sua condanna, la Regione potrebbe ritrovarsi nelle condizioni di avere un governatore che non può esercitare la sua funzione per metà della legislatura (cioè trenta mesi su sessanta). Questo nel caso in cui la sospensione di Puddu arrivasse dopo la nomina della Giunta e quindi di un vicepresidente in grado di sostituirlo. In caso contrario, ovvero con un decreto di sospensione precedente al giuramento dell’Esecutivo, l’Assemblea verrebbe sciolta e bisognerebbe tornare alle urne.

Da quando la Severino è in vigore, non sono mancate le contestazioni. “La legge 190 – ricorda Marcialis – è stata sospettata di incostituzionalità nella parte in cui ricollega a una condanna non definitiva effetti sospensivi. Effetti che, in qualche modo, incideranno in via definitiva sull’interessato, il quale, anche in caso di assoluzione, non potrebbe recuperare il periodo di sospensione. Tuttavia la Corte Costituzionale, da ultimo con la sentenza 236 del 19 novembre 2015, ha ritenuto che il recepimento di una normativa siffatta, cioè con sanzioni anticipate rispetto ad una condanna definitiva che addirittura potrebbe non intervenire mai, trovi la propria giustificazione nella particolare situazione di corruzione dell’ambiente politico. Situazione eccezionale considerata tale anche in ambito europeo e tale da richiedere l’adozione di misure che non devono essere definite ‘sanzionatorie’, ma disciplinanti semplicemente i requisiti di accesso alle cariche elettive”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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