Ancora nessun nome e alcune certezze: che il candidato governatore sarà scelto dagli attivisti sardi iscritti e certificati attraverso il portale Internet gestito dallo staff nazionale. E che i grillini sardi andranno da soli. Sul punto la deputata Manuela Corda è stata categorica: “Nessuna alleanza. Né con Michela Murgia, né con altri”. Quanto al programma di governo, è già da tempo in fase di elaborazione secondo il metodo della connessione diretta tra i vari gruppi del territorio.
E’ cominciato così, ieri a Laconi, i percorso dei 5 Stelle verso le Regionali del 2014. Accolta dal sindaco Paolo Pisu e guidata dall’ex capogruppo al Senato Vito Crimi, una delegazione di parlamentari di varie regioni (i deputati Alessio Mattia Villarosa, siciliano e Dino Alberti, lombardo, i senatori Bruno Marton, lombardo, Marco Scibona, piemontese ed Elisa Bulgarelli, emiliana) e sardi (i senatori Roberto Cotti ed Emanuela Serra e i deputati Manuela Corda e Andrea Vallascas) ha visitato i luoghi che lo scorso 8 agosto furono attraversati dall’incendio che tenne in ostaggio per ora la gente di Laconi distruggendo ottomila ettari di macchia mediterranea e di bosco.
“La nostra non è una visita di cortesia – ha detto Crimi -. Prendiamo qui un impegno che intendiamo portare avanti nel proseguo della legislatura. Abbiamo detto no agli F35 in cambio all’acquisto di nuovi Canadair. È questo l’inizio di un percorso che dovrà arrivare a dotare di mezzi adeguati l’azione di prevenzione e salvaguardia il patrimonio ambientale di cui la Sardegna e l’Italia hanno bisogno”.
Nel corso del pomeriggio, invece, con tanto di taglio della torta, il confronto sulle tematiche più strettamente politiche.
Presenti all’assemblea circa duecento attivisti e alcuni ospiti quali il presidente dell’Isde Sardegna (l’associazione dei medici per l’ambiente), Vincenzo Migaleddu, la consigliera regionale di ‘Sardegna Libera’ Claudia Zuncheddu e il leader di Irs, Gavino Sale. “E’ un incontro aperto – ha spiegato Manuela Corda – e gli ospiti sono stati invitati per via della tematica che si voleva portare al centro dell’azione parlamentare in sede nazionale. Ma – ha ribadito – il Movimento non si schiera con i partiti. Il consenso lo si misura sulla base delle proposte e delle problematiche che associazioni, movimenti e parlamentari sono in grado di portare avanti insieme. La logica delle alleanze di partito indebolisce l’autonomia decisionale dell’azione politica”.
Davide Fara