Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu: ecco i big delle amministrative 2015

Quattro Comuni, i più grandi che vanno al voto il prossimo 31 maggio, e già 18 aspiranti sindaco. Ma la rosa potrebbe salire a 20.

Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu. Sono questi i quattro Comuni più grandi che tornano al voto il 31 maggio prossimo, con possibilità di ballottaggio il 14 giugno (perché sopra i 15mila abitanti), se nessun candidato sindaco dovesse raccogliere il 50 per cento più uno dei voti. Ma in totale, nell’Isola, le amministrative 2015 faranno aprire le urne in 169 centri, sui 1.065 di tutta Italia. Le candidature vanno presentate entro il 2 maggio ed è già record: a Sestu, la prima poltrona del Municipio se la contendono quattro donne. Non solo: da qui a sabato prossimo, l’attuale rosa dei diciotto aspiranti primi cittadini potrebbe salire a venti.

Cominciando da Quartu, terza città sarda con 69.296 abitanti, Mauro Contini, l’ex An di Forza Italia, è il sindaco uscente che ci riprova e dovrà vedersela con altri due avversari sicuri: il Dem Stefano Delunas e l’Udc Tonio Pani. Contini sta finendo la legislatura dopo cinque anni che hanno mandato in frantumi il centrodestra e fatto scoppiare lo scandalo giudiziario dello stadio Is Arenas. Il primo cittadini azzurro è sostenuto dal suo partito, dai Fratelli d’Italia e dalla galassia sovranista-indipendentista guidata dal Psd’Az con Fortza Paris e Soberania.

Quanto a Delunas, consigliere uscente ed ex assessore nella giunta di Gigi Ruggeri, la sua candidatura è stata decisa con le primarie di febbraio. Delunas è il candidato del centrosinistra senza spaccature, cioè secondo lo schema delle Regionali 2014. Nei borsini quartesi, il democratico è considerato il vincitore più probabile, anche per via del centrodestra spaccato.

Pani, invece, è un Udc e anche lui sta ultimando il mandato in Comune come consigliere. Tuttavia si presenta alle urne da leader di una coalizione civica che vede, tra gli altri, il sostegno di Unidos, il movimento politico di Mauro Pili. Ma alle amministrative di Quartu potrebbero correre pure i Cinque Stelle che, però, ssono ancora divisi sul nome del candidato sindaco. Ancora incerto pure il posizionamento dei Riformatori, al momento fuori dai giochi. Ma se dovessero entrare in partita, Gabriele Marini è in pole come aspirante primo cittadino.

Griglia di partenza affollatissima a Nuoro, città da 36.674 residenti. Anche in questo caso, il sindaco uscente tenta il secondo mandato. Nel capoluogo barbaricino, la fascia tricolore ce l’ha dal 2010 il renziano Alessandro Bianchi che, rispetto all’alleanza delle Regionali, ha perso un pezzo. Ovvero, La Base, movimento dell’onorevole Efisio Arbau che a Nuoro non è nuovo a rotture col Pd. E, anzi: anni fa uscì dal partito proprio in contrasto con le scelte della nomeklatura Dem. Il candidato di Arbau (che peraltro corre da sindaco a Ollolai) è Andrea Soddu con la lista “Scegliamo Nuoro”.

E a proposito: le elezioni barbaricine saranno anche una sfida in famiglia, visto che Stefano Mannironi, leader della civica “Idea comune”, è cugino di Soddu.

Capitolo politico nuovo pure per Pierluigi Saiu, capogruppo di Forza Italia sino a marzo. Poi l’ex leader regionale dei giovani azzurri ha letteralmente scaricato Berlusconi e Cappellacci, e alle urne di maggio si presenta con “Uniti per Nuoro”, da indipendente. “Da cinque anni – spiega Saiu – mi batto per contrastare chi gestisce la cosa pubblica a fine privatistici. Non aveva senso riproporre lo stesso schema con simboli diversi. Per questo è nata la civica di giovani e di facce pulite, di persone che si sono distinte nel lavoro e nella vita e adesso si mettono al servizio della città”.

Forza Italia ha optato per Basilio Brodu, sostenuto anche da Riformatori, Udc e socialisti. I grillini, invece, corrono da soli col candidato sindaco Tore Lai.

A Porto Torres (22.391 abitanti) la corsa di maggio non è meno ricca di competitors: gli aspiranti primi cittadini sono al momento cinque, ma potrebbero salire a sei. Intanto, ecco due ex primi cittadini: il Dem Luciano Mura, per il centrosinistra, e Gilda Usai, sostenuta solo da movimenti civici.

Invece: non farà invece nemmeno campagna elettorale, il sindaco sfiduciato a gennaio, il sardista ex Pd Beniamino Scarpa, ex consigliere regionale, tra l’altro indagato per peculato nell’inchiesta sui fondi ai gruppi per la legislatura 2004-2009. I Quattro Mori, tuttavia, sono della partita con un proprio candidato, Costantino Ligas, appoggiato pure da una civica.

Ugualmente apolitico il gruppo di cittadini che per il Municipio ha candidato Nicola Franca con la lista “Casa comune”. Infine, l’Ap, l’Area popolare nata dalla fusione tra Udc e Ndc, tenta la scalata al Municipio Massimo Mulas, sostenuto anche da alcune civiche. Il sesto aspirante primo cittadino potrebbe essere un Cinque Stelle: sino a una settimana fa la bandiera era stata affidata a Maurizio Zolesi, l’imprenditore genovese che, però, ha dato forfait per “motivi personali”.

Infine le amministrative di Sestu che, come detto, saranno una partita tra candidate sindachesse, a cominciare da Anna Crisponi, civatiana del Pd, vincitrice delle primarie a marzo. La Crisponi è assessore uscente alle Politiche sociali nella giunta di Aldo Pili che, a fine maggio, conclude il suo secondo mandato consecutivo.

Contro la Dem ha aperto la sfida Paola Secci, capogruppo uscente dei Riformatori. E oltre ai liberal democratici, la sosterranno gli azzurri di Forza Italia e la Civica di Eliseo Zanda, il presidente del Consiglio uscente e ormai ex alleato del centrosinistra. Senza bandiere politiche è pure il movimento “Ricostruiamo libera-mente” con Cristina Perra leader. Ma alle urne dovrebbe presentarsi pure Fabiola Cardia come candidata dei Cinque Stelle. A Sestu i residenti sono 19.893.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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