Adesso è ufficiale: si sfidano in due alle primarie sarde del Pd, il 30 aprile prossimo, in coincidenza con quelle nazionali. Per il posto da segretario regionale corrono il deputato Francesco Sanna e il senatore Giuseppe Luigi Cucca. È stato Sanna, questa mattina, a chiudere definitivamente la partita delle candidature confermando la propria dopo che, nelle scorse settimane, aveva proposto la convergenza su una leadership unitaria e lasciato intendere di non escludere un suo ritiro dalla competizione.
Il percorso lo ha ricordato lo stesso deputato, nella conferenza stampa convocata questa mattina nella sede regionale del Pd, in via Roma a Cagliari. “È vero – spiega -: all’amico Cucca avevo chiesto di fare insieme un passo indietro per permettere ai sostenitori di Yuri Marcialis di trovare un candidato alternativo”. Ma il senatore ha declinato l’invito. “Quindi – continua Sanna – ho suggerito la presentazione di liste autonome alle primarie, in modo da permettere almeno in assemblea la rappresentanza delle componenti che appoggiavano Marcialis”. Anche su questo, però, Cucca ha manifestato la propria contrarietà. “Per alcuni giorni – aggiunge Sanna – ho così pensato di lavorare sulla costruzione di una proposta programmatica unitaria. Poi ho capito che sarebbe stato un errore: il Pd, sulla democrazia, deve avere un menù alla carta, non uno fisso. Non avrebbe senso uniformare le linee di azione. Allora eccomi qua, da candidato alle primarie del prossimo 30 aprile”.
La mappa delle alleanze, invece, deve essere ancora composta. Sanna è sostenuto da soriani e lettiani, dal gruppo dell’ex dirigente Giuseppe Frau e da alcuni ex Ds; con Cucca, invece, sono schierati i renziani e la gran parte degli ex Ds che nel 2014 formava la minoranza interna del Pd sardo. “Oggi stesso – dice il deputato a domanda precisa – contatterò la Sinistra autonomista e federalista e La Traversata (le due componenti che appoggiavano Marcialis) per conoscere le loro intenzioni. Noi siamo pronti a confrontarci sui temi”. L’area popolare-riformista di Cabras-Fadda, invece, si riunisce in giornata per decidere da quale parte stare. Il prescelto, con molta probabilità, sarà Cucca. Per ragioni squisitamente politiche: Antonello Cabras e Paolo Fadda, che nel 2016 hanno rotto con Soru dopo averlo sostenuto alle primarie del 2014, non possono nuovamente immaginare un’alleanza con l’eurodeputato che ha lavorato per la candidatura di Sanna.
Da qui all’apertura delle urne c’è un’altra scadenza: il 3 aprile, quando vanno presentate le liste collegate ai due candidati e con le quali si andrà a comporre la futura assemblea regionale del Pd, da 160. Ma le polemiche per il no alla sostituzione di Marcialis restano sullo sfondo, come nella lettera scritta nei giorni dall’ex parlamentare Tore Cherchi nonché componente della Sinistra autonomista e federalista (leggi qui). A chiusura di conferenza stampa Sanna dice: “Io corro per vincere”. Come sostiene anche Cucca. A unire i due candidati c’è un’anomalia tutta sarda: entrambi sono renziani, ma appoggiati in Sardegna da correnti che voteranno trasversalmente sia per l’ex premier sia per il guardasigilli Andrea Orlando (qui la geografia delle alleanze).
Al. Car.
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