Confermate le candidature di Giuseppe Luigi Cucca e Francesco Sanna alla segreteria regionale del Pd, si riaccende lo scontro interno con la sinistra – Retedem e la Traversata – che non lesina critiche sulla corsa a due dopo l’abbandono di Yuri Marcialis, passato ad Articolo 1-Mdp. “Penso che si stia facendo un tale e grave errore le quali conseguenze pagheremo come mai è successo in precedenza – afferma il portavoce di Retedem e del Comitato regionale mozione Orlando, Gianluigi Piras – Il Pd sardo, o riprende il contatto con la realtà e con la paziente e complessa ricerca di una visione che rappresenti e risolva i problemi della Sardegna, o a tenerci insieme resterà solo la schizofrenica ricerca di equilibri tra gli interessi e le ambizioni personali (pur legittimi), rispetto ad una comune visione culturale, sociale ed economica per la nostra terra”. Piras paventa anche il rischio che il futuro segretario possa essere “legittimato” a rappresentare il Pd attraverso un mandato, “di qualche migliaia di elettori in più di quelli che si sono espressi per eleggere un solo consigliere regionale”.
Anna Crisponi di La Traversata, in un post su Facebook, prima osserva che la decisione di Sanna di non ritirasi è “una buona notizia”, poi spiega: “sono in campo due candidati renziani, esponenti di aree forti del partito sardo protagonista in questi ultimi anni di lacerazioni che ci hanno portato a una paralisi del partito culminata con le dimissioni di Soru”. Rimarcando l’assenza della sinistra al congresso, Crisponi sottolinea che il Pd sardo “ha bisogno di un segretario autonomo dalle dinamiche romane e presente sul territorio, che lavori a ricostruire una comunità politica ferita e dispersa. Entrambi i candidati sono parlamentari, quanto tempo e quante energie potranno dedicare a questo impegno gravoso? Dispiace – conclude – dover assistere ancora una volta a un confronto che difficilmente uscirà dai nostri ambiti ristretti, che non sarà capace di coinvolgere la società sarda e di suscitare interesse e passione”.
