Primarie Pd, ad Alghero pezzi di partito diserteranno le urne: “Siamo delusi”

Giunta e maggioranza di centrosinistra che governa Alghero diserteranno le primarie del Pd di domenica e accusano il partito di “inefficienza e indifferenza”. Nella nota diffusa per comunicare la decisione ci sono le firme del sindaco Mario Bruno, degli assessori Raniero Selva, Raimondo Cacciotto e Gavino Tanchis. Scelta identica per il presidente dell’Assemblea civica, Matteo Tedde, e i consiglieri Giuseppe Fadda, Vittorio Curedda, Francesca Carta, Giusy Piccone, Mario Nonne, Elisabetta Boglioli, Pietro Sartore, Pier Giacomo Canu e Gabriella Esposito.

Sono tutti esponenti democratici e prendono le distanze dal partito con una motivazione. Si legge ancora nella nota: “Quel Pd che nel nostro piccolo abbiamo contribuito a fondare, a far nascere, a sostenere e servire, non ci rappresenta. È lo stesso partito che, senza contraddittorio alcuno, non ha esitato a espellere gran parte dei suoi dirigenti locali che han fatto la scelta obbligata di una Lista civica per amministrare Alghero. E questo solo dopo aver viste negate le elezioni primarie indette nel 2014”.

GUARDA: Qui il video del confronto organizzato da Sardinia Post tra i due candidati sardi alla segreteria regionale

Lo scontro nel Pd algherese è datato: risale al 2014, quando Bruno si candidò alle Amministrative con una lista civica, sebbene la sua corsa venne riconosciuta da una parte dello stesso partito. Anche Matteo Renzi, allora segretario nazionale, fece presenziare il fidatissimo Luca Lotti alla chiusura della campagna elettorale (leggi qui). Più recentemente,  precisamente a marzo, Alghero è invece finito nella lista dei Comuni dove si è registrato il caos delle tessere, con pezzi della minoranza dem in Consiglio che hanno accusato il sindaco di “voler fare nuove iscrizioni al partito fuori dalle regole (leggi qui). A sollevare il caso è stato il consigliere Enrico Bachisio Daga.

Nella nota dei ‘ribelli’ è scritto ancora: “Non andiamo a votare per quel Pd che ora, a livello regionale, tace sulla situazione del nostro scalo aeroportuale, è incurante delle proposte dei sindaci, del sistema delle imprese e delle organizzazioni dei lavoratori che hanno puntato al rilancio e alla ripresa del traffico aereo nel dialogo e nel confronto con la Regione. Non votiamo quel Pd che assiste inerte e complice allo smantellamento del sistema sanitario del nostro territorio. Non lo possiamo più tollerare. Abbiamo avuto infinita pazienza ricercando il dialogo a tutti i livelli. Continueremo con forza la nostra azione politica coinvolgendo il sistema delle Autonomie locali e favorendo il dialogo costruttivo, ma non possiamo contribuire ora, in alcun modo, alle dinamiche interne a un partito che ha abbandonato il territorio e le sue esigenze”.

“Auspico la ripresa del dialogo per favorire la riconciliazione tra il Pd e gli amministratori algheresi, ad iniziare dal sindaco Mario Bruno, poiché sono una risorsa per il partito e per il centrosinistra sardo”. Così il candidato alla segreteria regionale del Pd, il senatore Giuseppe Luigi Cucca. “Comprendo la loro contrarietà e le ragioni del disagio e voglio per questo manifestare la mia personale vicinanza alla città e al territorio che, in questi anni, come da loro denunciato, si è sentito trascurato dalla politica regionale e dal Partito democratico nella risoluzione della pesante vertenza dell’aeroporto – spiega Cucca – Alghero, per la sua rilevanza strategica, quale principale polo turistico del Nord ovest dell’Isola e importante realtà produttiva, merita tutta l’attenzione da parte del Pd. A questo riguardo – chiarisce il candidato alla segreteria – voglio rassicurare il sindaco, gli amministratori e tutti i cittadini sul mio impegno, a prescindere dall’esito del voto, nell’affrontare le questioni che finora non hanno trovato soluzioni adeguate. Riprendere ad occuparsi dei territori – chiarisce – è la risposta più efficace per riavvicinare i militanti e i simpatizzanti che si sono allontanati dal partito, ad Alghero così come in altre realtà della Sardegna”.

Di diverso avviso l’altro candidato alla segreteria regionale del Pd, Francesco Sanna, secondo cui auspicare la ripresa del dialogo non basta. “Mi è già capitato di dire che il PD sardo, che mi candido a guidare, sarà la cosa nuova che gli elettori si aspettano quando verrà ridata piena cittadinanza e ruolo politico ad amministratori come il sindaco di Alghero Mario Bruno e verrà esecrato da tutti il “fuoco amico” tipo quello a cui è stata sottoposta la sindaca di Pula Carla Medau, determinando lo scioglimento del consiglio comunale. Voglio dire al senatore Cucca che possiamo far di più che “auspicare riconciliazioni” e gli propongo una cosa semplicissima. Facciamo stasera stessa un appello congiunto, io e lui – che con le nostre liste rappresenteremo insieme il 100% dei democratici nella assemblea regionale della Sardegna – al sindaco di Alghero, agli assessori, ai consiglieri comunali di centrosinistra a cui è negata l’iscrizione: partecipate al congresso di domenica, voi ed i vostri sostenitori. E vi garantiamo che sin dall’insediamento dei nuovi organi regionali, chi vorrà si potrà aderire al PD algherese ed apriamo il confronto sui dossier di valenza regionale che ci saranno presentati dalla amministrazione comunale”.

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