Presidenza Sfirs, un ‘regalo’ a Sel in nome della pace. Ecco i retroscena

Nomine Sfirs del 13 settembre: l’avvocato Paolo Sestu, vicino a Sel, preferito al manager di Fidicoop Sardegna, Riccardo Barbieri: ecco le ragioni.

È passata una settimana dalle nomine alla Sfirs, la finanziaria della Regione ‘conquistata’ per la prima volta da Sel. Il nuovo presidente è Paolo Sestu, avvocato classe ’43 proposto quasi a tempo scaduto dal senatore del partito, Luciano Uras. Sestu ha prevalso su Riccardo Barbieri, manager 52enne, direttore generale di Fidicoop Sardegna, entrato nel Cda della partecipata regionale ‘solo’ come consigliere. Sardinia Post ha chiesto all’assessore Raffaele Paci, titolare della Programmazione e firmatario della delibera Sfirs, le ragioni che hanno spinto la Giunta a preferire l’avvocato proprio quando sembrava sicura la nomina di Barbieri, gradito allo stesso esponente dell’Esecutivo.

La ricostruzione del caso Sfirs è importante perché segna un punto di svolta negli equilibri in maggioranza, dove Sel, da mesi, chiede l’azzeramento della Giunta. L’obiettivo del partito, seconda forza della coalizione dopo il Pd, è aumentare il proprio peso nella squadra di governo, passando da un assessore (l’attuale è Claudia Firino alla Cultura) a due. Ma con la presidenza della Sfirs ottenuta, Sel non può più pensare di raddoppiare la presenza nell’Esecutivo, visto che la partecipata regionale vale quanto un assessorato con oltre 600 milioni di fondi regionali gestiti.

A domanda precisa sul fatto che le pretese di Sel in Giunta vengono automaticamente ridimensionate dopo la nomina di Sestu, Paci dice: “A me la parola azzeramento non è mai piaciuta, ma le due questioni – presidenza Sfirs e rivendicazione degli assessorati – sono separate. Quando si è avvicinata la scadenza del Cda nella partecipata regionale (con la fine del mandato di Tonino Tilocca), la Giunta ha avvertito tutta la maggioranza e ci siamo aperti a suggerimenti e indicazioni perché l’Esecutivo non vive in un Olimpo separato rispetto al resto della coalizione. I partiti, del resto, sono i luoghi istituzionali che permettono a un Esecutivo di attivare il programma di governo concordato. E come tali rappresentano un elemento fondante della democrazia. In questo quadro Sel ha proposto Paolo Sestu, una candidatura adeguata al ruolo, con un curriculum di alto valore e una lunga esperienza nel board del Banco di Sardegna, quindi nel mondo del credito dove la Sfirs opera. Con assoluto favore abbiamo quindi accettato di far presiedere la società all’avvocato che è una figura di equilibrio e un conoscitore degli aspetti formali del sistema bancario”.

Quanto al rimpasto della Giunta, confermato dal governatore Francesco Pigliaru nel vertice di maggioranza del 12 settembre, Paci spiega: “Dopo metà legislatura fare una verifica programmatica è necessaria a prescindere. Ciascuno di noi, parte della coalizione, si deve domandare cosa abbiamo fatto e quali nuovi obiettivi vogliamo raggiungere. E in base al risultato del confronto bisogna poi aprire la riflessione su quale squadra sia più adatta a conseguire i prossimi risultati. Se Sel, come ogni altro partito, porrà questioni programmatiche, andrà benissimo”.

Quanto a Barbieri, ecco la posizione dell’assessore: “Che fosse il manager di Fidicoop a guidare la Sfirs era una delle proposte emerse e delle possibilità in campo. Il suo curriculum, come quello di Sestu, risultava adeguato ai requisiti richiesti. Con la nuova governance, Barbieri è nel Consiglio di amministrazione, insieme a Giovanna Medde, dirigente della presidenza della Regione. Barbieri, tecnico esperto di strumenti finanziari, porterà le sue competenze all’interno della società ed eventualmente sarà poi il Cda, come prevede lo Statuto, ad assegnare a ciascuno deleghe specifiche”.

Paci difende il merito anche nella nomina del Collegio dei revisori: “La presidente, Monica Pilloni, è professionista affermata nel campo delle imprese, io sono davvero contento per l’importante livello dei profili tenici a cui abbiamo assegnato i diversi incarichi. Così come resto soddisfatto per il lavoro svolto dall’ex presidente del Cda, Tonino Tilocca”. Contestualmente alle nomine del 13 settembre scorso, la Giunta ha anche tagliato i compensi dei tre nuovi dirigenti: Sestu, Barbieri e la Medde andranno a prendere annualmente, in tre, 150mila euro contro i 184mila che costava il precedente Cda (qui la delibera).

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share