Il presidente cinese Xi Jinping a Cagliari. Paci: “Puntare su export”

Tradizione e innovazione, un binomio che contribuisce alla crescita e che non mette in contrasto le due sfere. La Sardegna si presenta così al presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, ospite nel sito archeologico di Nora e stasera a colloquio al Forte Village di Pula con il premier italiano Matteo Renzi. Ad accogliere il leader cinese, atterrato all’aeroporto di Cagliari Elmas nel primo pomeriggio, c’erano il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta, il sindaco del capoluogo Massimo Zedda, e di Elmas, Antonio Ena. Ad attendere la delegazione straniera anche da due bambini, che hanno consegnato un mazzo di fiori alla coppia presidenziale, e alcuni rappresentanti del gruppo folk di Elmas.

Il vice presidente della Giunta regionale, Raffaele Paci, ricordando la missione di maggio a Pechino, parla di un rafforzamento della collaborazione tra Cina e Sardegna e guarda al web come alla nuova frontiera per abbattere le distanze: “Puntiamo a portare i nostri prodotti della tradizione su Alibaba, l’Amazon cinese, per far conoscere in tutto il mondo l’isola della longevità e della qualità della vita. Siamo convinti – spiega – che le nuove regole del governo cinese sulla sicurezza alimentare ci consentiranno di incrementare la presenza dei nostri produttori in Cina”.

“Oggi – prosegue – presentiamo i nostri prodotti, le nostre tradizioni, la nostra splendida terra e sono sicuro che sarà l’inizio di nuovi e proficui rapporti commerciali perché, come ci è stato più volte ripetuto durante la nostra missione, il mercato cinese è grandissimo, aperto, e dà il benvenuto a chi produce alimenti di alta qualità”. Al momento, le aziende sarde che esportano in Cina operano in tre settori: lattiero-caseario (3A di Arborea con il latte a lunga conservazione) e Alimenta (latte in polvere ovino per bambini); vinicolo con Sella e Mosca, Argiolas, Cantine Santadi, Mancini; agroalimentare con olio San Giuliano, acqua Smeraldina, pasta Cellino. Oltre all’artigianato e all’Itc, con l’intesa raggiunta con Huawei, Paci cita le potenzialità offerte dal porto canale di Cagliari, “dove è prevista una zona franca doganale – sottolinea -. È un fattore strategico per gli scambi commerciali, fortemente apprezzato per la sua infrastrutturazione e per la quantità di merci che vengono scambiate”.

 

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