Il premier Gentiloni a Cagliari: sul bando periferie accordo per 26 milioni

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è arrivato a Cagliari dove, alle 12, è atteso al Liceo Classico “Siotto Pintor” per la firma della convenzione tra Presidenza del Consiglio e Comune di Cagliari nell’ambito del bando periferie. Il premier è stato accolto all’aeroporto “Mario Mameli” dal governatore sardo Francesco Pigliaru e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Proprio all’aeroporto, prima di trasferirsi in città, Gentiloni ha in programma due brevi incontri a porte chiuse con lo stesso Pigliaru e con i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil.

Il bando periferie al quale ha partecipato il Comune di Cagliari e che sarà oggetto della firma della convenzione tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il sindaco del capoluogo sardo Massimo Zedda, mette in campo 26,5 milioni di euro dei quali 18 milioni pubblici e 8,5 di finanziamenti privati. E’ quanto è emerso a margine degli incontri tra il premier Gentiloni, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.

Giunto al Liceo Siotto -dove ad attenderlo nell’Aula magna del Liceo c’erano circa trecento studenti – per la firma di un protocollo per la riqualificazione del quartiere periferico di Sant’Avendrace, il premier ha dichiarato: “Questa è la prima di 120 firme che riguardano la riqualificazione di quartieri delle nostre città. È un investimento in parte pubblico, in parte privato”. “Il senso dell’impegno del governo è evitare la distruzione delle periferie, quartieri che, invece, come dice Renzo Piano, vanno ricuciti, lavorando su ciò che già esiste rendendoli qualitativamente migliori.

“Sul diritto allo studio le istituzioni nazionali e locali devono impegnarsi di più. Mi riferisco al tema delicatissimo dell’edilizia scolastica, una delle preoccupazioni maggiori da quando sono premier”. Così ha poi risposto Gentiloni alle domande poste dagli studenti. “Ricordiamoci che c’è un pezzo del Paese in cui ragazzi come voi hanno a che fare con scosse di terremoto che si ripetono. In quel caso abbiamo concentrato il lavoro per garantire la ricostruzione di scuole a norma. Ma il problema è nazionale”. Come lo affrontiamo? “Dobbiamo fare una scelta culturale. Questo è il momento per consolidare e dare più certezza al patrimonio che abbiamo”.

Gentiloni ha poi toccato il tema della valorizzazione turistica della Sardegna: “In aeroporto ho incontrato i
sindacati: si è parlato della situazione sarda, del sistema industriale che fa fatica. Noi certamente lavoriamo per difendere l’industria, nella consapevolezza, però, che il futuro comporta una transizione verso meccanismi produttivi diversi”. Cioè, ha spiegato, “bisognerà valorizzare la vocazione turistica della Sardegna, passare dalla vecchia realtà a quella di lavori collegati alle vocazioni di quest’Isola. Dobbiamo essere tutti insieme un po’ più ottimisti, so che è difficile, ma siamo un Paese di risorse, qualità e capacità straordinarie”.

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