Poligono di Teulada, Cotti (M5S): “Sempre più colonia sotto ricatto”

“Nel poligono militare di Teulada l’addestramento sul campo è misura fondamentale per garantire la difesa e la sicurezza del Paese e costituisce un metodo irrinunciabile per preparare il personale militare, grazie all’utilizzo di aree che consentono di originare situazioni quanto più vicine a quelle reali: la sua disponibilità risulta pertanto essenziale per l’efficienza e la permanenza nell’isola della Brigata Sassari dell’Esercito italiano”, così il sottosegretario della Difesa, Gioacchino Alfano, che ha risposto all’interrogazione presentata dal senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti.

“Restano comunque vietate tutte le attività suscettibili di arrecare pregiudizio alla salute e all’ambiente, in applicazione delle vigenti normative in materia – si legge nella trascrizione -. Con riferimento all’inchiesta, avviata dalla Procura di Cagliari, sull’inquinamento nel basso Sulcis, la Forza armata in questione ha fornito e continua a fornire, su richiesta dell’Autorità giudiziaria, il concorso di proprio personale tecnico che opera a supporto e sotto il controllo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) Sardegna, incaricati delle indagini, in quanto enti istituzionalmente preposti alla vigilanza in materia di tutela ambientale. In particolare l’ente consegnatario del Poligono ha immediatamente provveduto alla delimitazione e all’interdizione delle aree in cui è stata rilevata la presenza di torio, in accordo alle misure di radio-protezione decretate dall’esperto qualificato del Centro interforze studi e applicazioni militari (Cisam); tali aree, che si estendono per circa 2.500 metri quadrati, non presentano peraltro pericoli di contaminazione per la popolazione. La bonifica radiologica, come reso noto dalla stessa Procura di Cagliari, potrà poi essere effettuata solo a completamento delle attività di monitoraggio e dei riscontri analitici condotti da Arpas e Ispra, tuttora in corso”.

“Sempre più colonia agli occhi della Difesa – commenta Cotti -. Dal tenore della risposta è chiaro che la Difesa pensa di fare quello che vuole di Teulada, quando e come ritiene meglio, peraltro spacciando buone intenzioni come verità e fatti compiuti. Insomma, una vera e propria presa in giro. A questo punto possiamo anche scordarci velleità e speranze di dismissione o riduzione del poligono, con l’aggravante del nuovo fare ricattatorio della Difesa. Per la serie: volete bene alla Brigata Sassari? E allora tenetevi il poligono! Bella roba”.

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