Pigliaru: “Nessun conflitto di interessi, assessore Falchi ha piena fiducia”

“Non è in discussione la fiducia nell’operato dell’assessore Falchi”. Lo ha dichiarato durante la seduta del consiglio regionale il presidente Francesco Pigliaru nella discussione della mozione, poi respinta, di alcuni consiglieri di opposizione che chiedevano di revocare l’incarico alla titolare dell’Agricoltura, ventilando un possibile conflitto di interessi connesso alla sua attività di assessore e imprenditore su una domanda di finanziamento datata al 2012, quando al governo della Sardegna era il centrodestra e l’assessore esercitava la propria attività di imprenditore agricolo e agronomo.

“Il presidente Pigliaru, entrando nel merito – si legge in una nota – ha sottolineato come la necessità, in questo caso, sia stata quella di non perdere risorse e di non danneggiare un gran numero di imprenditori con progetti idonei, risalenti ad anni precedenti e in grado di garantire l’utilizzo delle risorse e una veloce rendicontazione della spesa. Al centro dell’azione dell’assessore, è stata quindi la necessità di “non nuocere a nessuno, dando prevalenza all’interesse pubblico rispetto a quello privato. E credo che per valutare o meno il contenuto della mozione sia questo l’elemento determinante”, ha detto Francesco Pigliaru.

“C’è una filiera da irrobustire nell’interesse di tutti – ha aggiunto il capo dell’esecutivo – e le azioni dell’assessore e dell’assessorato sono andate in questa direzione, per evitare il disimpegno immediato di quei finanziamenti che avrebbe causato un danno a tutti.”

“Non c’è stato alcun conflitto di interessi fra il mio ruolo di assessore e lo scorrimento totale della graduatoria delle domande riguardanti la misura 121 del PSR 2007-2013 – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a margine dei lavori -. Ho agito nel rispetto della norma nazionale vigente sul conflitto di interessi, cui facciamo riferimento in assenza di una regolamentazione regionale. Gli atti necessari per dare scorrimento alle graduatorie ed evitare così il disimpegno, quindi la perdita di ingenti risorse europee e nazionali, sono stati firmati in totale autonomia gestionale, così come previsto dalla normativa vigente, dal responsabile della misura. È stata così garantita la possibilità a oltre 1500 aziende, senza escluderne nessuna, di beneficiare dei finanziamenti del Programma di sviluppo rurale”.

Nel suo intervento in Aula, Falchi ha illustrato tecnicamente i diversi passaggi oggetto della mozione “rispetto ai quali – prosegue la nota – gli stessi proponenti non rilevano alcuna disposizione di legge violata. Dopo la discussione, l’assemblea ha respinto con 31 voti contrari, un astenuto e 23 a favore la richiesta di dimissioni dell’assessore.

 

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