“Il commissariamento della Sardegna sulla peste suina è inutile e persino dannoso e non fa recuperare credibilità ad un ministero che per il sistema veterinario europeo é sotto osservazione per aviaria e lingua blu”. Così il senatore Silvio Lai, segretario regionale del Pd, commenta l’annuncio fatto dal ministro Beatrice Lorenzin questa mattina a Cagliari. “L’eradicamento della peste suina si può fare con la task force, guidata dal massimo esperto in Europa di lotta a quella patologia, che la nuova Giunta regionale ha già deliberato – sostiene Lai – Aggiungo che resto sbigottito perché alla Lorenzin dovrebbe essere noto che un eventuale commissariamento si comunica alle istituzioni, che peraltro erano presenti vicino a lei, e non alle agenzie di stampa oltretutto nel corso di una iniziativa promossa da chi la peste suina in questi cinque anni l’ha lasciata sviluppare, da chi ha partecipato alla Giunta Cappellacci che ha creato in cinque anni 2 miliardi di deficit sanitario regionale”. “Piuttosto – suggerisce il senatore del Pd – la Lorenzin ritiri rapidamente la nomina del suo rappresentante nel cda dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, quello sarebbe un passo concreto di aiuto del suo ministero alla lotta alla peste suina. Cambi registro e sviluppi una collaborazione con la nuova Giunta che sulla sanità é partita con il piede giusto, dopo anni di sfaceli”.
“Il commissariamento annunciato dal ministro Lorenzin sulla peste suina sarebbe un vero e proprio disastro. Lingua blu docet”. E’ dura la reazione del capogruppo di Sardegna Vera in Consiglio regionale e leader di La Base, Efisio Arbau, sul paventato commissariamento nazionale per eradicare il virus. “E’ troppo fresco – spiega l’esponente della maggioranza – lo scandalo dei vaccini per accettare un nuovo commissariamento magari guidato da Marabelli. E’ agli atti la mia proposta per una rivoluzione copernicana che ci consentirebbe di combattere seriamente la peste suina: fine dell’embargo su tutto il territorio regionale e della punizione indiscriminata di tutti gli allevatori. Bisogna invece passare – suggerisce Arbau – al blocco dei soli focolai accertati e alla premialità degli allevatori virtuosi. Con rimozione immediata di chi per oltre 30 anni ha gestito il disastro su ordine e direttiva di Roma”.
