Pd, segnali di disgelo. Soru: “Ci sono problemi, ne parleremo il 13 febbraio”

Renato Soru non nasconde i problemi nel Pd sardo e da Oristano annuncia una Direzione ad hoc per il prossimo mese.

Renato Soru tende un ramoscello d’ulivo al resto del partito, dopo essere rimasto solo con i suoi sia nel Direttorio ristretto di ieri sera, convocato nella sede del Pd a Cagliari, sia nella Direzione regionale in corso oggi a Oristano. Il ramoscello d’ulivo è il segnale di disgelo lanciato questa mattina all’apertura dei lavori, quando ha detto: “Non nascondiamo che nel partito ci sono problemi. Ma ne parleremo a metà febbraio, il 13, nella prossima Direzione. Questa odierna era convocata da tempo per discutere di trasporti aerei”.

Hanno più di un significato, le parole del leader Pd. Perché giusto ieri le aree di Antonello Cabras, Paolo Fadda e Silvio Lai hanno ricordato a Soru che “la Direzione, come ha sempre sostenuto lo stesso segretario, è il solo luogo deputato ad affrontare i problemi del partito”. Una posizione, questa, ribadita a Sardinia Post dall’ex presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu, scelto da Soru come interlocutore di quella parte di maggioranza congressuale che lo ha isolato. Anche perché Spissi sta coordinando i cabrasiani.

Ma l’apertura del segretario-eurodeputato trova fondamento anche nel fatto che a Soru ha cominciato a dare buca pure la minoranza interna, guidata dal senatore Ignazio Angioni. Ovvero, pezzi ex Ds, ex Margherita e renziani che per la prima volta gli hanno voltato le spalle non presentandosi nemmeno loro né al Direttorio ristretto né alla Direzione odierna. E questo malgrado quest’area sia formata da persone considerate da sempre vicine al segretario, come l’ex consigliere regionale Chicco Porcu o la deputata sassarese Giovanna Sanna.

E se Soru da un lato ha deciso di provare a ricucire lo strappo interno accogliendo di fatto la richiesta delle correnti Cabras, Fadda e Lai, per un altro verso non ha fatto altre concessioni tenendo il punto sulla Direzione odierna, per la quale gli ex alleati della maggioranza chiedevano un cambio dell’ordine del giorno. E a questa modifica legavano la loro partecipazione alla riunione odierna. Ma il segretario non ha ceduto confermando l’appuntamento di oggi dedicato ai Trasporti e al quale stanno partecipando sia il presidente Francesco Pigliaru che l’assessore Massimo Deiana.

Al momento è difficile dire se la linea di una corrente stia prevalendo sulle altre. Tutte però hanno la stessa preoccupazione di non sfigurare, compresa la stessa minoranza che nella precedente Direzione del 15 gennaio aveva garantito a Soru al numero legale, finendo per essere considerata come la stampella del segretario. Il bollino, però, non è piaciuto soprattutto all’area nuorese di Tore Ladu, rappresentata dal senatore Giuseppe Luigi Cucca e dal consigliere regionale Franco Sabatini, area che ieri ha spinto parecchio nel vertice delle 12 per assentarsi sia dal Direttorio ristretto che dalla Direzione. La posizione stessa è stata sostenuta con forza anche dal deputato Siro Marrocu e da Gavino Manca, il renziano dell’Aula di via Roma.

Pper tutte queste ragioni non si esclude che in giornata possano arrivare commenti sia dal fronte Cabras-Fadda-Lai, sia dalla minoranza del partito.

L’ipotesi più probabile è che il 13 febbraio si concordi nel Pd una tregua armata, visto l’appuntamento elettorale delle Amministrative, durante le quali il partito deve mantenere l’unità almeno di facciata. Ciò che fa supporre un rinvio della resa dei conti finale a una fase successiva al voto di maggio.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Pd, anche la minoranza interna si defila: Soru resta solo con i suoi

Pd, è definitivo: le aree Cabras, Fadda e Lai escono dalla segreteria di Soru

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