Pd, rosa da 3: per la segreteria sfida quasi certa tra Angioni, Castangia e Soru

Ignazio Angioni, Thomas Castangia e Renato Soru: dovrebbero essere loro gli sfidanti alle primarie del 26 ottobre. Le candidature entro le 12 di domani.

Ignazio Angioni, Thomas Castangia e Renato Soru. Dovrebbe essere questa la terna di sfidanti per la segreteria del Pd sardo alle primarie del 26 ottobre. I giochi delle candidature si chiudono domani alle 12, ma il quadro sembra definitivamente delineato, stando agli ultimi bollettini informali che arrivano dalle diverse correnti democratiche.

Angioni, classe ’67, entrerebbe in corsa a rappresentare l’attuale minoranza del Pd, ovvero l’area della sottosegretaria Francesca Barracciu (vicepresidente uscente), più i renziani della prima ora (Gavino Manca e Chicco Porcu) e le correnti del deputato Siro Marrocu e di Tore Ladu. Angioni, diventato senatore nel 2013, è cresciuto politicamente nel Pci. Quindi il passaggio nei Ds e infine l’approdo nel Pd. Il parlamentare è espressione della Lega Coop, di cui è un dirigente, ma soprattutto è stato uno dei fedelissimi di Emanuele Sanna.

La minoranza del Pd si ritrova alle 18 a Tramatza e da lì dovrebbe arrivare la certezza sul nome del parlamentare che non sarebbe mai entrato in corsa se l’attuale maggioranza, cioè le componenti di Antonello Cabras, di Paolo Fadda, di Silvio Lai più i soriani, non avessero scelto lo stesso Soru. Sostanzialmente, con Angioni in corsa è confermato lo strappo di gennaio, quando Cabras, Lai, Fadda e l’eurodeputato si unirono di nuovo per chiedere il passo indietro alla Barracciu da candidata alla presidenza della Regione. Un’intesa, quella, ribadita col sostegno (e il disegno) della giunta di Francesco Pigliaru.

Quanto a Soru, classe ’57, sulla sua candidatura manca solo l’ufficialità. Ma da giorni hanno chiuso l’accordo sia i faddiani che i cabrasiani. Maggiore resistenza l’ha fatta la componente Lai che sino alla fine ha spinto per il ricambio generazionale con Valter Piscedda, consigliere regionale e sindaco di Elmas, uno dei quattro candidati indicati unitariamente dalle aree di Cabras e Lai (gli altri erano Emanuele Cani, Romina Mura e Pietro Morittu). Il sindaco-onorevole era l’unico su cui Soru avrebbe puntato, in caso di un suo ritiro dalla corsa. Ma alla fine il parlamentare europeo, nonché ex presidente della Regione, ha deciso di non rinunciare alla sfida, anche per via delle spinte arrivate dall’elettorato più fedele. Soru sarà sostenuto anche dai lettiani rappresentati dai deputati Francesco Sanna e Marco Meloni, e dal consigliere regionale Gigi Ruggeri.

In questo quadro, pure gli equilibri dell’attuale maggioranza restano identici. Peraltro, a unire Soru, Cabras, Fadda e Lai c’è anche la guerra su Sassari, dove il sindaco Nicola Sanna è di fatto in minoranza dentro il Pd. Alle primarie cittadine dello scorso aprile, i rappresentanti locali delle quattro componenti sostenevano tutti Angela Mameli, diventata la grande sconfitta di quella chiamata alle urne.

La candidatura di Castangia classe ’74, il più giovane della terna, segretario uscente nella provincia di Cagliari – è invece certa da venerdì con la benedizione dei civatiani e de La Traversata, cioè l’anima critica del Pd, quella più vicina alla base e portatrice del malcontento verso la nomenklatura. Ciò vuol dire per Castangia la costruzione di un partito che non sia espressione né della cooptazione né di logiche fondate sugli accordi tra big. Non solo: con le primarie del 26 ottobre, i civatiani e La Traversata non hanno nulla da perdere, visto che per loro sarà un esordio, quindi l’occasione per cominciare a misurare il reale peso elettorale dentro il partito.

Domani l’ufficialità sui nomi, dopo le 12. E fino al 26 ottobre spazio ai tour degli sfidanti, a chiudere il lungo quinquennio del bersaniano  Lai, segretario dal 26 ottobre 2009 dopo 36mila chilometri percorsi in giro per l’Isola. Con l’elezione di Lai andò via Achille Passoni, il commissario nominato da Roma per riportare la pace nel Pd sardo, duranti gli anni in cui Cabras, Fadda e Lai erano in rotta di collisione con Soru.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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