Pd, Pulga si ribella all’ordine di Roma: “Decido io, assemblea il 28 e non il 23”

Lalla Pulga, la presidente del Pd sardo, si ribella all’ordine della commissione nazionale di garanzia che ieri, in una missiva inviata ai dem isolani, ha riconosciuto la validità dell’assemblea regionale fissata per il 23 luglio, così come deliberato due settimana fa dalla maggioranza interna formata dai popolari-riformisti e dal gruppo Cucca. “Prendo atto – ha detto all’Ansa la presidente, di area Soru – che la convocazione sia stata dichiarata legittima. Ma fisso io ordine del giorno, data e luogo”. L’appuntamento resta ad Abbasanta, nel centro congressi Losa, ma è spostato a sabato 28 luglio.

Con la mossa della Pulga (nella foto di copertina) è evidente che il passaggio fatto dalla commissione di garanzia non sia servito a rasserenare gli animi. Anzi: la sensazione è che l’asticella dello scontro, dopo la rissa sfiorata il 10 luglio, non accenni ad abbassarsi. Ogni mossa viene ormai fatta sul filo dello Statuto, come nell’ultima decisione della Pulga.

Il quadro nel Pd sardo è noto da tempo: tutta la componente Soru è contraria al fatto che sia l’Assemblea regionale da 160 a votare il successore di Giuseppe Luigi Cucca, dimissionario dopo le Comunali di giugno. Il gruppo dell’europarlamentare vuole le primarie. Cucca, a sua volta, venne eletto proprio attraverso il congresso, ad aprile 2017: lo votarono la sua corrente, formata da ex Ds e da renziani della prima ora, e i popolari-riformisti di Cabras-Fadda, alleati.

Dopo che Cucca ha deciso di farsi da parte, gli popolari-riformisti hanno rivendicato al resto della maggioranza il diritto di indicare il nuovo nome del segretario da eleggere in Assemblea: la scelta era dapprima ricaduta sul vice di Cucca, Pietro Morittu, che ha fatto poi un passo indietro per non dividere ulteriormente il partito, vista l’opposizione dei renziani alla sua corsa; quindi la corrente Cabras-Fadda ha deciso di puntare sull’ex deputato Emanuele Cani.

Ieri, non appena si è diffusa la notizia del pronunciamento fatto dalla commissione di garanzia, sembrava che il verdetto non lasciasse margini di manovra. Invece la Pulga ha posticipato di sei giorni la convocazione. Al momento non è chiaro l’obiettivo. Ma in questo clima è difficile pensare che la seduta del 28 luglio sia un appuntamento senza colpi di scena. Anche perché l’area Soru ha dichiarato in più occasioni che sia necessario “per ridare la parola agli iscritti e ai militanti” attraverso le primarie. E il nome su cui scommette la componente dell’eurodeputato è ugualmente conosciuto: si tratta di Dolores Lai, la popolare-riformista passata a febbraio coi soriani.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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