Pd, primarie il 19 marzo (anziché il 12). Ma si parla anche di “pre-primarie”

Il Pd ha la sua tabella di marcia verso le primarie del 19 marzo, posticipate di una settimana rispetto all’appuntamento del 12. Le candidature entro il 6 febbraio.

Il Pd ha la sua tabella di marcia verso le primarie del 19 marzo, posticipate di una settimana rispetto all’appuntamento del 12 (che era già un rinvio sulla data iniziale del 26 febbraio). Fatto sta che almeno sui tempi per scegliere il nuovo segretario regionale, i democratici sardi hanno trovato l’accordo prevedendo tutta una serie di scadenze scritte nel regolamento congressuale approvato dall’Assemblea la scorsa settimana.

Con le primarie al 19 marzo, gli aspiranti segretari dovranno presentare le candidature entro le 20 del 6 febbraio. Le indiscrezioni sui nomi continuano a mancare, ma questa settimana sarà decisiva, visti i tempi stretti. Le diverse componenti dem stanno cominciando a organizzare vertici interni. L’ipotesi della soluzione unitaria nessuno la smentisce, ma non risultano nuovi ragionamenti condivisi oltre quello sulla ricerca di una figura femminile a cui affidare la leadership del partito.

La candidatura di ciascun aspirante segretario dovrà essere sostenuta da almeno sedici componenti dell’Assemblea (pari al 10 per cento). In alternativa andranno raccolte le firme, da un minimo di 150 a un massimo di 500, in almeno quattro federazioni provinciali sulle otto esistenti. Quindi con una rappresentatività territoriale del 50 per cento, è un’altra regola prevista dalla commissione da dieci. Ne fanno parte Barbara Argiolas, Ciccitto Morittu e Tore Sanna in quota Soru; Rossella Pinna, Antonio Biancu e Sebastiano Mazzone per l’ex minoranza congressuale ex Ds e renziana; Massimo Pintus, Luisa Guiso e Dino Pusceddu rappresentano i popolari-riformisti; Anna Crisponi è stata nominata in quota La Traversata. Il presidente è Donato Riserbato e lo ha scelto il garante Gianni Dal Moro.

Qualora i candidati alla segreteria regionale fossero più di tre, ci sarebbero le pre-primarie. Ovvero un “voto scrematura” all’interno dei circoli, eventualmente previsto tra il 10 e il 19 febbraio. Su questo punto si è consumata una lunga trattativa all’interno del Pd sardo, perché di norma questo voto sarebbe aperto ai soli tesserati. Ma siccome sul loro numero c’è uno squilibrio tra le diverse correnti interne, il problema è stato superato permettendo di fare le nuove tessere contestualmente alle stesse pre-primarie che, in questo modo, vengono rese nei fatti aperte a tutti, come quelle previste per il 19 marzo.

Il Pd sardo avrà dunque un nuovo segretario due giorni prima dell’inizio della primavera. Durerà in carica quattro anni. Succederà a Renato Soru, dimissionario lo scorso maggio dopo la condanna per evasione fiscale. Ma già da febbraio si era consumato lo strappo interno all’ex maggioranza congressuale, di cui faceva parte la corrente Cabras-Fadda che si era alleata con l’ex governatore col congresso del 2014. (al. car.)

 

 

 

 

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