Pd, la lettera di Guido Melis: “Caro Soru, alle primarie voto Castangia”

“Devo dire (lo ritengo un dovere di chiarezza, avendo comunque svolto negli anni scorsi un ruolo politico d’un certo rilievo in Sardegna) che alle prossime elezioni primarie del Pd per la segreteria regionale sarda non voterò per Renato Soru.  Ma per Thomas Castangia. È la prima volta che mi capita di non votare Soru da quando questo importante protagonista della storia politica degli ultimi anni è apparso sulla  scena”. Comincia così la lettera di Guido Melis, deputato Pd nella passata legislatura e tornato a fare il professore universitario, una lettera nella quale sono spiegate le ragioni della decisione, andando anche a ritroso nel tempo, visto che Melis ricorda l’entusiasmo di fine 2003, quando Soru ufficializzò la propria candidatura a governatore della Sardegna (Qui il post integrale pubblicato su Facebook).

Melis scrive ancora: “Anche di recente sono stato con Soru (“soriano” no, a 65 anni non si può essere “soriani”, salvo che non si sia un gatto). Quando si è presentato per le Europee mi è sembrata la scelta migliore. Per le sue qualità individuali, per le sue competenze. In un’Europa aperta verso il Sud, verso l’Africa. Con una Sardegna a fare da ponte. Soru è stato, come imprenditore giovane e coraggioso, uno dei primi ad intuire le enormi potenzialità democratiche. Eletto, anche col mio voto, gli ho scritto, per invitarlo a buttarsi a corpo morto in quel parlamento europeo nel quale i sardi sono politicamente assenti o marginali da sempre. Per assumere in Europa una leadership che Renato può interpretare al meglio. Ha messo sul suo blog quella lettera. Ma non ho condiviso la sua velleità di candidarsi a guidare il Pd sardo. Non ne ho compreso le motivazioni. Men che meno quelle “unitarie”: per fare l’unità prima ci si confronta sulle idee e si cerca di far prevalere la propria visione su quelle contrapposte. Poi, semmai, si promuove l’unità”.

La lettera di Melis va avanti così: “Voterò per un giovane quarantenne come Thomas Castangia, invece. Pur non essendo io né quarantenne né civatiano. Ma c’è bisogno di una persona giovane, che abbia un’idea nuova del Pd (non più il tavolo delle correnti) e che la voglia realizzare.  Soru serve in Europa. Ha chiesto i voti ed è stato eletto per fare il deputato europeo. Sappiamo tutti benissimo (lo sa anche lui) che non lo farà, se si accolla il Pd sardo.  Finirà, può darsi, per vincere. I pronosrtici almeno dicono così. Ma non sarà con il mio voto. Glielo dic o un’altra volta, con l’amicizia di sempre”.

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