Pd, il gruppo La Traversata: “Voltiamo pagina, siamo pronti a guidare il partito”

La Traversata, ovvero la componente che nel Pd sardo è una delle due ex minoranze interne, rompe gli indugi e si candida a guidare il partito.

La Traversata, ovvero la componente che nel Pd sardo è una delle due ex minoranze interne, si candida a guidare il partito. “Siamo pronti – si legge in una nota – ad assumerci in prima persona l’onere di una proposta di governo”. In calce la firma di Anna Crisponi, la coordinatrice regionale. Ma il documento diffuso questo pomeriggio è condiviso da tutta l’area che raccoglie gli ex civatiani, ma più diffusamente la base del partito che non ci riconosce più nelle guerre interne. Scontri che da tempo dividono i militanti dai vertici, tanto nell’Isola quando nel resto d’Italia.

Da La Traversata cominciano così: “Il più importante partito politico della coalizione di centrosinistra, ovvero il Partito Democratico, si trova in forte crisi di rappresentanza e rappresentatività, sia nella capacità di essere interlocutore dei sardi e dei loro disagi, sia nella piena efficacia di poter incidere sui processi di governo della Regione che a quei bisogni devono dare risposte con serietà e lungimiranza, competenza e senso etico”.

Rispetto a questo incipit, nulla sorprende, visto che la nota arriva quando ormai stanno scadendo i dieci giorni promessi dal direttorio per trovare la quadra sul nome del nuovo leader. Un segretario a tempo, un Epifani sardo che dovrebbe traghettare il partito sino al prossimo congresso. E per direttorio s’intende una delegazione ristretta in rappresentanza di tutte le componenti interne.

“Ufficialmente – prosegue la nota – siamo da tre mesi senza un segretario regionale. Ma la crisi del Pd sardo ha di fatto paralizzato le attività del partito da molto più tempo”. Per La Traversata, nel Pd si è “troppo concentrati sul valore e sulle ambizioni delle persone” piuttosto che sul “proporre una visione di governo che guardi alle reali prospettive di sviluppo dei sardi per i prossimi vent’anni”. Di qui l’autocandidatura del gruppo alla guida del partito.

Dalla Traversata mettono in evidenza il fallimento dello stesso direttorio e quindi anche la scelta di trovare il sostituto di Renato Soru senza passare per il congresso. “Si è cercato – è scritto ancora nella nota – di superare la situazione di stallo con un tavolo ristretto di saggi che avrebbe dovuto trovare una soluzione rapida e unitaria alla crisi. Soluzione che invece appare lontana e sempre più improbabile. Nel frattempo il mondo va avanti con i suoi problemi e chi ci osserva dall’esterno non capisce e non approva”.

Stando agli accordi interni al partito, il nome del segretario a tempo spetta all’ex minoranza interna che fa capo al senatore Ignazio Angioni e raccoglie ex Ds, ex Popolari e renziani. Ma il gruppo non ha ancora fatto una proposta al resto del partito. Non solo: dopo le dimissioni di Soru la corrente popolare-riformista, ovvero l’ex maggioranza congressuale che fa capo ad Antonello Cabras, Paolo Fadda e Silvio Lai, aveva proposto di fare subito il congresso, incontrando però la resistenza del gruppo Angioni.

E proprio su questo versante, almeno sul metodo, si registra un sostanziale accordo tra gli ex civatiani e la componente popolare-riformista. “Vogliamo avviare – hanno scritto ancora da La Traversata – il percorso per il congresso fondativo del Partito Democratico dei sardi, in modo da dare inizio a una nuova stagione politica per la Sardegna, a cominciare da un confronto corretto e costruttivo con il governo della Regione. Per questi motivi ormai improcrastinabili chiediamo che venga convocata entro metà luglio l’assemblea regionale”.

Quindi la sottolineatura: “Pensiamo che non sia più momento di attendere, ma sia il tempo di raccogliere la sfida, decidendo e assumendoci le responsabilità in modo trasparente e col più ampio coinvolgimento possibile, a partire dagli unici organismi eletti e deputati a farlo: l’assemblea regionale e la direzione regionale”.

Quanto al perimetro cui riferirvi per trovare il nuovo leader dei dem isolani, da La Traversata suggeriscono: “Esiste già una generazione di donne e uomini che hanno maturato esperienze, competenze, capacità di rappresentazione del consenso. Ci appelliamo alle nuove generazioni del Pd perché assumano insieme a noi la responsabilità di guidare il partito, promuovendo il dialogo e portando il punto di vista di tutti coloro che in questi anni, pur tenuti ai margini dei processi, hanno dimostrato di avere l’energia e l’entusiasmo necessari a costruire una visione di governo per la Sardegna e per i sardi, una visione originale, innovativa, attento ai bisogni di chi sta più indietro e proiettata sul futuro. Tutto questo a partire da quella grande ricchezza che sono i nostri amministratori comunali”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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