Patto di stabilità, Paci: “Spiragli concreti per allentamento dei vincoli”

“Per la prima volta la Ragioneria dello Stato non si è limitata al generico riconoscimento dell’anomalia Sardegna, ma si è parlato di scenari concreti sull’allentamento del patto di stabilità e quindi la concessione di ulteriori spazi finanziari”. Lo ha annunciato l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, al termine della riunione oggi a Roma con il governatore Francesco Pigliaru e l’Ispettore Generale Capo della Ragioneria, Salvatore Bilardo. L’esponente della Giunta ha sottolineato che “le trattative sono finalmente aperte, grazie alla ritrovata credibilità della nostra istituzione. Le interlocuzioni sono in corso – ha spiegato – e ora si tratta di fare le opportune valutazioni al tavolo politico che si terrà entro la prima settimana di maggio”.

Novità dalla Ragioneria dello Stato anche sul fronte dei cofinanziamenti ora soggetti al patto di stabilità. “Sono a buon punto le trattative per la richiesta all’Unione Europea di mettere fuori dal patto il cofinanziamento regionale e statale dei fondi strutturali – ha detto il presidente della Regione – Attualmente lo Stato e la Regione cofinanziano il 50%, e portare il cofinanziamento fuori dalle maglie del patto significa un forte sollievo per i nostri margini di spendita”. Pigliaru ha affrontato l’argomento patto anche in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che aveva all’ordine del giorno l’analisi del decreto-legge sulla revisione della spesa pubblica, intervenendo in particolare sull’art. 48 dedicato all’edilizia scolastica. “Così com’è il testo dell’articolo dispone che per interventi di edilizia scolastica, ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, siano libere solo le spese sostenute dai Comuni – ha chiarito il governatore – Sentite le altre Regioni a statuto speciale, la Sardegna ha portato avanti la proposta che anche le spese sostenute in questo campo siano considerate fuori dal patto. La richiesta è stata condivisa anche dalle Regioni a statuto ordinario ed è diventata un emendamento che sarà portato all’attenzione del Governo. Se passerà – ha concluso Pigliaru – per la Sardegna si tratterà di un risultato particolarmente significativo”.

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