Patto di stabilità, la maggioranza difende l’accordo Stato-Regione

“Nel 2014 avremo gli stessi livelli di capacità di spesa del 2013, cioè tre miliardi di euro circa, perché ai 2,306 miliardi di euro di vincolo già definito, aggiungiamo ora 364 milioni, dei quali 44 vincolati al contratto di servizio con Trenitalia, e i circa 200 mln liberati dallo Stato per il pagamento dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione (il cosiddetto debito commerciale, ndr)”, lo ha detto il presidente della commissione Bilancio del Consiglio, Franco Sabatini (Pd), in una conferenza stampa successiva alle comunicazioni del presidente Francesco Pigliaru sull’accordo Stato-Sardegna sul pareggio di bilancio per il 2015. “Non si capiscono le polemiche del centrodestra – ha detto Sabatini – è un risultato storico dopo il riconoscimento delle entrate, sempre quando c’era il centrosinistra abbiamo semplicemente cambiato atteggiamento e siamo passati dalla conflittualità che ha portato solo ad enunciazioni di diritto ma a nessun beneficio reale per le casse regionali, ad un’autorevolezza e alla responsabilità delle entrate e della spesa per vedere quanto si può risparmiare sulla sanità e sui trasferimenti degli enti locali”.

Secondo il capogruppo Pd, Pietro Cocco, che si augura che anche i comuni sardi adottino l’armonizzazione di bilancio, “il precedente governo regionale ci aveva abituato a nessun risultato, ora in quattro mesi ci sono stati subito i risultati ecco perché il centrodestra si lancia in virtuosismi e polemiche, mentre è una baggianata che ci sarà incertezza sull’accertamento delle entrate”. “Dal 2015 saranno i fatti a parlare in modo positivo – ha detto Daniele Cocco (Sel) -. Abbiamo fiducia nel presidente Pigliaru, ma nei confronti dello Stato non abbasseremo il livello di guardia sulle altre questioni e sul livello delle entrate, senza nascondere le difficoltà che ci derivano dai bilanci precedenti”. Roberto Desini (Cd) ha puntato sul fatto che “da oggi bisogna avere molta attenzione nella spesa”, mentre Emilio Usula (Si) ha parlato di “certificazione di credibilità nel rapporto Regione-Stato”, e Fabrizio Anedda (Misto) di “responsabilità nella spesa”. Infine Gavino Sale di Irs ha detto che “ora si vede un barlume in fondo al tunnel”, mentre Raimondo Perra per Sv ha spiegato che la Regione “ha riacceso i motori”.

 

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