“Il Patto per la Sardegna è principalmente fuffa e campagna referendaria: risorse dovute da tempo immemore a un’Isola al collasso sul piano economico e sociale, che oggi ci vengono riproposte come fossero chissà quale piano di rinascita, voci disorganiche messe insieme per dire all’opinione pubblica che arrivano 3 miliardi”. Lo scrive, in una nota, il deputato di Sel, Michele Piras.
“Si tratta – continua il parlamentare – di interventi che verranno annunciati in pompa magna, ma che semplicemente si sarebbero potuti mettere in pratica in tre anni di governo nei quali le ragioni dei sardi sono invece state sistematicamente disattese. Oggi si riconosce alla Sardegna una minima parte di ciò che le sarebbe dovuto, per colmare il gap infrastrutturale ed economico che la separa dal resto dell’Italia. E perciò anche che le grandi celebrazioni Berlusconi-style rischiano di risultare persino offensive”. E ancora: “Soprattutto e incredibilmente nessun accenno alle bonifiche, al vero new deal di cui avrebbe bisogno l’Isola, terreno enorme di un investimento urgente e necessario – sia nei plessi industriali, che in quelli militari – per una basilare riconversione ecologica di una delle terre più abusate e contaminate del Paese. Staremo a vedere cosa si produrrà di concreto. Ma la propaganda del presidente del Consiglio ormai la conosciamo a memoria”.