Nucleare, pronta la mappa dei potenziali depositi italiani. Ma è top secret

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha consegnato “in data odierna al ministero dell’Ambiente e al ministero dello Sviluppo economico l’aggiornamento della relazione” sulla proposta di “Carta nazionale delle aree idonee (CNAPI) alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi“. L’aggiornamento “era stato richiesto dai ministeri” affinché l’Istituto svolgesse “verifiche, ai fini della validazione dei risultati cartografici ed in merito alla coerenza degli stessi con i criteri stabiliti dalla Guida Tecnica dell’Ispra e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Iaea)”. Ma dall’istituto fanno sapere, con una nota pubblicata sul sito istituzionale, di non aver fatto “ulteriori rilievi”. Il documento, tuttavia, è top secret, sino a quando non ci sarà il nullaosta sulla pubblicazione.

La prima carta delle aree potenzialmente idonee era stata redatta a gennaio, scatenando in Sardegna un vero e proprio polverone con la nascita di comitati spontanei e diverse manifestazioni in tutta l’Isola. La posizione della Giunta è chiara. Come in più di un’occasione ha spiegato il presidente Francesco Pigliaru, perché la Sardegna diventi eventualmente deposito nazionale (se per caso fosse nella lista), serve l’ok dalla Regione. Ma l’Esecutivo non ha alcun intenzione di dire sì, perché l’Isola sopporta già il peso delle servitù militari, pari al 60 per cento di tutte le basi presenti in Italia.

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