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Michela Murgia governatore? La “Nuova” rende pubblico l’incubo dei partiti tradizionali

La scrittrice Michela Murgia candidata al governo della Regione sarda? La voce (un timore per qualcuno, una speranza per altri) circola da mesi negli ambienti politici. Senza che la diretta interessata abbia fatto nulla per accreditarla. E in realtà si fonda esclusivamente sul costante impegno della Murgia in battaglie quali quella contro il “Progetto Eleonora”. Oltre che sul fatto che è nota la sua vicinanza a movimenti indipendentisti e sovranisti quali Progres.

La novità è che su la Nuova Sardegna oggi in edicola queste voci sono state raccolte in un articolo pubblicato con grande evidenza. Articolo nel quale si chiarisce che non è stato possibile porre il quesito alla scrittrice. Nel servizio si ricordano alcune dichiarazioni politiche rilasciate in passato dalla Murgia alla stampa. Nel 2010 al Corriere della Sera: “Auspico l’indipendenza della Sardegna e non la secessione perché è un termine violento, che evoca uno spirito leghista e di frattura”. Due anni fa a Bologna nel corso di un dibattito (rispondendo a una domanda su un suo possibile impegno diretto: “Non è il mio mestiere, per ora. Poi verrà anche il momento e sono sicura che verrà perché lo sento vivamente (…) e lo sarà quando smetterò di svelare i giochetti altrui e proverò a cambiare le cose”.

Quel momento è davvero venuto? Di certo in Sardegna è in atto (e da qua il timore delle forze politiche tradizionali) un’enorme mobilitazione di cittadini attorno a questioni concrete, per buona parte connesse alla tutela dell’ambiente. Una mobilitazione dove è forte la presenza di Progres e di altre organizzazioni indipendentiste e sovraniste. La possibilità che queste forze possano coagularsi attorno a un nome di prestigio per correre unite alla guida della Sardegna fa paura. E, in questa prospettiva, il nome di Michela Murgia è tra i più accreditati.

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