La Giunta regionale ha deciso di difendere l’attuale legge elettorale statutaria, oggetto di diversi ricorsi e critiche, anche da parte di consiglieri regionali e dello stesso governatore Francesco Pigliaru, in attesa di una modifica della normativa per via ordinaria. Complessivamente sono sette i ricorsi presentati contro la legge elettorale approvata a fine legislatura e fortemente criticata per lo sbarramento al 10% per le coalizioni, per il premio di maggioranza che scatta al 25% delle preferenze per il candidato presidente che ha raccolto più voti, per la carenza di rappresentatività dei territori e di genere.
Dei sette ricorsi due sono stati presentati al Tribunale civile di Cagliari, uno a Sassari, uno a Nuoro, uno a Lanusei, uno a Tempio Pausania e uno a Oristano. Tutti i ricorsi chiedono la remissione degli atti alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale. Sulla legge elettorale statutaria, inoltre, pendono cinque ricorsi presentati al Tar della Sardegna.