La Vertenza entrate è chiusa. Pigliaru: “Risultato storico dopo dieci anni”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato le norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto, con le quali vengono elencate “tutte le entrate che spettano alla Sardegna, incluse quelle oggetto del contenzioso”. Lo annuncia la Giunta che in una nota parla di “ultimo sigillo messo alla chiusura definitiva della Vertenza entrate, dopo dieci anni”.

Per il governatore si tratta di “un risultato storico e a lungo perseguito – dice Francesco Pigliaru -. L’accordo con lo Stato diventa una legge certa, attraverso regole scritte e precise che riconoscono pienamente tutto quanto rivendicato dalla Sardegna all’interno della Commissione paritetica Stato-Regione per l’attuazione dello Statuto speciale”. Pigliaru osserva ancora: “Oggi la lunga e complicata vicenda della Vertenza Entrate finisce davvero e sono felice di poter chiudere da presidente una partita che il governo di centrosinistra ha avviato 10 anni fa”.

CHE COSA CAMBIA. In termini di denaro, la firma di oggi significa che “nelle casse della Sardegna entreranno fra i 130 e i 150 milioni in più all’anno“. Non solo: “Tutti i 900 milioni di arretrati rivendicati saranno pagati in 4 anni”. Di questi “300 sono già stati versati a gennaio 2015 dopo i primi acconti del 2010″. In termini di garanzie “il risultato non ha precedenti – prosegue la nota della Regione – perché le regole sono state finalmente scritte dalla Regione, condivise con Roma e dunque regoleranno tutti i futuri rapporti in materia di fisco. Altro importante risultato è che lo Stato non potrà tenere per sé le riserve erariali della Sardegna con l’obiettivo di fare cassa. Ciò se non in casi di eventi eccezionali e imprevedibili, un terremoto per esempio, che rendano necessario ricorrere a risorse straordinarie”.

TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA. Le norme di attuazione sono state approvate dalla Commissione paritetica lo scorso 12 dicembre. Il 1 febbraio, il Consiglio regionale ha certificato il risultato approvando un ordine del giorno con i voti della maggioranza di centrosinistra. “Ma l’intero percorso – si legge nella ricostruzione della Regione – è iniziato nel 2006 con l’accordo Soru-Prodi che, recepito nella legge 296, modificava l’articolo 8 dello Statuto riconoscendo alla Regione nuove e maggiori entrate tributarie per un totale di 5,8 miliardi di euro. Durante la precedente legislatura, senza l’approvazione delle norme di attuazione, la Vertenza era rimasta aperta per alcune entrate sulle quali non si riusciva a trovare un metodo condiviso di quantificazione e cioè Ires maturata, giochi, riserve matematiche, redditi di capitale, tutte voci che oggi vengono pienamente riconosciute come spettanti alla Sardegna”.

LA CLAUSOLA. Importante poi la novità contenuta nell’articolo 2, ovvero “la possibilità di inversione del gettito fiscale: significa che, dopo un accordo con l’Agenzia delle Entrate, la parte delle compartecipazioni erariali che spetta alla Sardegna non sarà più versata a Roma per poi tornare nell’Isola. Da oggi succede che resterà direttamente e immediatamente disponibile nelle casse regionali”.

RISORSE CERTE ANCHE PER IL FUTURO. “Siamo molto soddisfatti – dice l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci -: il risultato è quello che volevamo e che abbiamo fermamente perseguito in questi due anni alla guida della Regione. Dalla nostra parte avevamo la sentenza della Corte Costituzionale del 2012 e un Governo disponibile al confronto, ma il raggiungimento dell’obiettivo non era affatto scontato. Invece la Sardegna e i sardi potranno contare da oggi su risorse finalmente certe, da utilizzare in totale autonomia dalla Regione per migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando opportunità di sviluppo e lavoro. Ora il nostro compito sarà quello di monitorare la situazione per verificare che tutti gli accordi siano applicati. In questo senso sarà di grande aiuto l’Agenzia regionale delle Entrate, ormai in dirittura d’arrivo”.

La firma di oggi si aggiunge all’accordo di luglio 2014, quando Pigliaru e Paci ottennero la cancellazione dei vincoli di spesa sul bilancio regionale (leggi qui). Quello sardo rispetta infatti il solo principio del pareggio, senza più i lacci del patto di stabilità.

LEGGI ANCHE: Chiusa la Vertenza entrate, Sanna (Pd): “Un vantaggio per la Sardegna”

Pes (Pd): “Dalla chiusura della vertenza entrate in arrivo più risorse per i sardi”

Vertenza entrate chiusa, Cappellacci: “Pigliaru borseggiato e soddisfatto”

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share