Si ricompone un pezzo di centrosinistra intorno alla possibile candidatura di Massimo Zedda alle Regionali del 2019: Daniele Cocco, ex Sel, capogruppo in Consiglio regionale di Art1/Sdp, cioè i bersaniani sardi, si schiera al fianco di una eventuale corsa di Zedda e lo fa a nome di tutti i componenti dell’area politica che include Luca Pizzuto, Eugenio Lai e Paolo Zedda (ex RossoMori).
Cocco è anche il sindaco riconfermato di Bottida, uno dei 130 che ha firmato il manifesto politico col quale a Zedda è stato chiesto di mettersi a capo di una coalizione civica, andando oltre il tradizionale schema dei partiti che tuttavia potranno essere alleati. Cocco ha scritto: “Io sono uno di quelli che crede in questa proposta – è il riferimento al documento delle 130 fasce tricolori -: la decisione delle fasce tricolori di invitare Zedda alla candidatura rappresenta davvero un passaggio importante in un contesto economico sociale che vede la nostra Isola sofferente, per cause e concause su cui tutti, indistintamente, dovremmo ripartirci una parte di responsabilità. Massimo Zedda – sottolinea il consigliere regionale-primo cittadino – è la persona giusta per rappresentare il nostro popolo: lo dimostra la sua storia che merita grande stima. Stima che io e il mio gruppo regionale gli riconosce, per tutto ciò chiedo a Massimo di mettersi a disposizione. Questo gli chiedono non solo i sindaci, ma tantissimi cittadini della Sardegna”.
Il segnale che arriva dai bersaniani segna dunque un passaggio chiave dopo divisioni e distanze degli ultimi anni. Ma il manifesto politico dei 130 sindaci è stato pensato anche e soprattutto perché la figura di Zedda ben si presta a favorire le convergenze tra forze politiche che da tempo avevano smesso di dialogare. Il sindaco di Cagliari, dal canto suo, non ha ancora sciolto le riserve. Ma non succederà prima che i 130 sindaci firmatari del manifesto politico convocheranno la stampa per spiegare le ragioni della richiesta fatta a Zedda.