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Indagine sui fondi ai gruppi, la legislatura in corso “peggiore” di quella precedente

Sfilata di big della politica sarda alla procura della Repubblica di Cagliari. Dirigenti di tutte le forze politiche convocati come testimoni nell‘inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale. E non solo per esibire la documentazione relativa alla legislatura passata.

La novità sorprendente è proprio questa: l’indagine sull’ultima legislatura sta rilevando anomalie e irregolarità ulteriori rispetto a quella sulla penultima. Su l’Unione sarda oggi in edicola, lo rileva Maria Francesca Chiappe: “Sarebbero diverse, e pure gravi, le anomalie (rilevate dagli inquirenti) che potrebbero tradursi nell’accusa di peculato per molti consiglieri regionali”. In sostanza la “lezione” dell’inchiesta sui fondi spesi nella precedente legislatura, l’introduzione di regole più severe, non sempre avrebbe prodotto l’effetto di evitare le spese allegre, ma in alcuni casi quello di affinare le tecniche per aggirare ed eludere i controlli.

Fatto sta che l’inchiesta pare aver avuto un’accelerazione. Gli inquirenti stano passando sotto esame le spese effettuate dai gruppi maggiori, Pd e Pdl, dopo aver concluso quelli sull‘Udc e aver contestualmente inviato cinque avvisi d’indagine per peculato gli assessori regionali Sergio Milia e Andrea Biancareddu e ai consiglieri Sergio Obinu, Franco Cuccu e Alberto Randazzo (che saranno sentiti dal Pm Marco Cocco il 16 settembre). Come è emerso all’inizio dell’estate, ai due assessori sono state contestate spese non giustificate per novantamila euro. Al rientro dalla ferie, il pubblico ministero deciderà se procedere all’iscrizione di nuovi indagati di altri gruppi.

Va avanti anche l’inchiesta sulla passata legislatura. I capigruppo consiliari dell’epoca, rivela ancora l’Unione sarda, sono stati convocati come testimoni per esibire la documentazione sulle spese. Per An Ignazio Artizzu, per Fortza Paris Silvestro Ladu, per i Ds Siro Marrocu e per la Margherita Antonio Biancu.

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